[...] Certo, la palla gol sciupata contro la Juve è stata clamorosa e tra l’altro, se Schick avesse segnato, avremmo celebrato non solo il pari della Roma, ma raccontato una favola: l’anatroccolo preso e ripudiato dalla Juve per problemi cardiaci, le infligge un gol «pesante» nella corsa scudetto. La vita, però, non sempre ama il lieto fine e così il giovante – a seconda delle fede professata – si è ritrovato irriso o insultato sui social, mentre lo spogliatoio lo raccontava nel dopo gara psicologicamente devastato. [...]
Vedere solo in tv le evoluzioni straordinarie di Aubameyang o Coutinho dovrebbe averci insegnato che la fretta ha rubato al nostro campionato dosi di talento di cui avremmo disperatamente bisogno. Per questo «S.S.S. – Salvate il Soldato Schick» potrebbe essere l’acronimo non solo dei romanisti, ma anche di coloro che valutano il calcio come atto di fede nel bello che verrà. [...]
(gasport)