IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Nel turnover massiccio messo in campo ieri da Eusebio Di Francesco contro il Torino, Patrik Schick è l’unico che aveva giocato sabato contro il Cagliari. L’attaccante ha ripagato la fiducia del tecnico segnando un gol, colpendo un palo, procurandosi il rigore e offrendo la miglior prestazione da quando è arrivato nella Capitale. Tutto questo, però, non è bastato a trascinare la Roma verso i quarti di finale di Coppa Italia. Patrik è partito nel ruolo di centravanti, quello che più preferisce, dando vita ad un duello con Lyanco e Moretti, i difensori del Toro. Qualche lampo di luce, insomma, comincia a vedersi, ma è ancora troppo poco perché le seconde linee granata hanno avuto la meglio su una Roma sì sfortunata, ma anche distratta in difesa. Gli uomini di Di Francesco stanno attraversando un momento di crescita e il passaggio del turno avrebbe contribuito a centrare l’obiettivo. Schick, invece, ha solo bisogno di continuità per prendere fiducia e diventare quell’attaccante che club e tifosi si aspettano. Al tecnico, Patrik è comunque piaciuto, anche in coppia con Dzeko. Quindi, non è escluso che sabato a Torino contro la Juventus possa schierarli entrambi titolari.
A TORINO - Al big match di dopodomani dell’Allianz Stadium, dove una vittoria potrebbe addolcire l’eliminazione dalla Coppa Italia, guarda El Shaarawy: «Ce la giocheremo a viso aperto, andremo a Torino per vincere. Dobbiamo essere più forti della sfortuna e concentrarci su campionato e Champions. Paura del gol? No, ma nella testa degli attaccanti quando non segni prendi un giro strano e diventa più difficile».