Orgoglio e dignità. È il messaggio forte di questo 1-1 tra Chelsea-Atletico. L’etica e i valori sportivi sono più forti del risultato e dell’eliminazione dell’Atletico Madrid, costretto a scivolare in Europa League dopo due finali di Champions perse nel 2014 e nel 2016. Non è il pareggio di Londra a condannare la banda di Simeone, ma i due punti conquistati con il Qarabag: è con gli azeri che sono svaniti gli ottavi. A Stamford Bridge, l’Atletico è sopravvissuto a un primo tempo in cui Morata, ex Real Madrid, ha giocato una sfida personale con Oblak: palo sfiorato e due parate del portiere sloveno, straordinario anche su di una botta di Zappacosta. (..) al 56’, sull’assist di Torres, Saul ha portato avanti i suoi. Simeone, al quale era arrivata la notizia del vantaggio della Roma, si è limitato a stringereipugni. Il Chelsea ha reagito, ma il muro spagnolo ha resistito fino a un quarto d’ora dalla fine, quando una botta di Hazard è stata deviata da Savic: la peggiore delle autoreti. L’assalto dell’Atletico ha spalancato praterie alle ripartenze dei Blues: un tiro a botta sicura di Morata ha esaltato Oblak, un’occasione divorata da Willian ha scatenato la rabbia di Conte.
(gasport)