IL PUNTO DEL LUNEDI' - Perrone: "Pari del Napoli più grave di quello della Roma" - Sconcerti: "Vince chi perde meno e pareggia le partite dolorose"

11/12/2017 alle 15:59.
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La Roma non riesce a trasformare la trasferta di Verona in una giornata da ricordare vista la possibilità di guadagnare due punti su tutte le concorrenti. Invece, come , e , anche la squadra di fa 0-0. In una corsa scudetto che "continua a essere un viaggio di gruppo", come scrive De Calò su La Gazzetta dello Sport.

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.

CORRIERE DELLA SERA - M. SCONCERTI

E' stata una giornata cancellata dalla stanchezza. Nessuno ha vinto, nessuno ha segnato. Questo consolida l'attimo di difficoltà del , alla quarta partita in stagione senza gol, cioè quasi il massimo sindacale per pensare allo scudetto. (..) E vero poi che questo è un campionato molto italiano, vince chi perde meno e pareggia di più le partite dolorose. (..)



GAZZETTA DELLO SPORT - A. DE CALO'

Ogni 0-0 ha la sua storia, ma l'effetto sulla classifica dei pareggi di e Roma è identico a quelló di sabato tra bianconeri e nerazzurri. A questo punto tutto è come prima: comanda, Sarri che manca il sorpasso segue a un punto, Allegri a due, può agganciare Max se vincerà il recupero con la Sampdoria. Quattro squadre in un fazzoletto, e ci sarebbe anche la Lazio, volendo: la corsa scudetto continua a essere un viaggio di gruppo. La qualità del gioco è quella che vediamo, il ritmo è soft, però l'incertezza domina e la prospettiva è avvincente. Al vertice degli altri top campionati d'Europa non c'è niente di simile. (..) Chi sbaglia resta indietro, chi non ha ricambi all'altezza rischia di perdersi. Le coppe europee incideranno molto: oggi i sorteggi di ed Euroleague diranno già qualcosa. L non ha coppe e giocherà in casa gli scontri diretti con , e Roma. È meno forte dei bianconeri, ma non è un caso che sia prima. Lo sprint è lanciato, sarà bello lungo.  (..)



CORRIERE DELLO SPORT - S. CHIOFFI

L'Italia del pallone è fuori dal Mondiale, eliminata ai play-off dalla Svezia, ma in questo momento può consolarsi e divertirsi con il torneo più equilibrato e incerto a livello europeo. Guardiola ha messo il suo timbro ieri sulla Premier League vincendo il derby con Mourinho sotto qualche fiocco di neve e stabilendo in Inghilterra il record di quattordici successi consecutivi, il Bayern Monaco corre verso il sesto trionfo di fila in Bundesliga, il domina ( 8 sul ) e il Paris Saint Germain vive sulla luna rispetto alla concorrenza. Musica diversa qui da noi. , , luve, Roma e Lazio possono chiudere il girone d'andata al primo posto. E stasera, nel caso in cui il gruppo di Inzaghi superasse il Torino, si ritroverebbero tutti potenzialmente nello spazio di due punti, considerando che i biancocelesti e i giallorossi devono recuperare una partita. Bagarre emozionante e spettacolare, con cinque squadre concentrate in un fazzoletto così stretto.


LA REPUBBLICA - M. CROSETTI

Tutti questi zeri che atterrano sul campionato come dischi volanti, lo Zero Assoluto che stringe come un cerchio e congela la dei 41 gol e di Higuain, l' di Icardi, la Roma di , il di Mertens ma non più di Insigne. Non soltanto le prime quattro non vincono ma neppure segnano (non succedeva da 52 anni), e dire che fin qui lo avevano fatto 136 volte. La grande stanchezza si presenta quasi sempre, prima di Natale, ma di solito non così e non per tutti. Veramente succede anche al Psg, al un po' sfasato, al City che prima di battere Mourinho l'aveva scampata un paio di volte. E se il doppio zero di Torino è stato anche elisione di forze opposte, per lo più si è andati a zero per sfinimento o esaurimento. E il valore aggiunto, quando il talento scarseggia è la corsa, senza lei cade il resto. Si esce dalla come da una centrifuga e adesso c'è tempo fino a febbraio per riprendersi, oggi intanto incombono i sorteggi per e Roma, nell'urna anche nomi da paura: i due Manchester e il Psg per i bianconeri, il e il Bayern per i giallorossi. Ci resta un po' d'Europa (anche League) per non pensare che abbiamo perso il mondo. La classe fa sempre gol, la classe stanca o ammalata no.



IL GIORNALE - M. PERRONE

E alla fine della giornata degli 0-0, anche il ha fatto cilecca. Ma se nel "clasico" - lo 0-0 era risultato da conteggiare, se la Roma ha perso un'occasione con il Chievo, più grave il pari del con la .


LA STAMPA - G. GARANZINI

E' tornato di moda lo zero a zero. Quello che era considerato un tempo il risultato perfetto, fiotto dell'equilibrio assoluto tra le due squadre. Dei tre confronti diretti tra le prime della classe, due sono finiti così, - e -, il terzo lo ha vinto a la di stretta misum. E al pareggio senza reti, o risultato ad occhiali, altra definizione del tempo che fu, dell'altra sera a Torino sono seguiti quelli della Roma a Verona e del con la . Gli statistici informano, pensate, che la combinazione di , , e Roma fermate contemporaneamente sullo zero a zero non si verificava da più di cinquant'anni: dalla giornata numero 17 del campionato 1965-66. Era l'epoca del catenaccio. Del libero staccato alle spalle della difesa, delle marcature rigorosamente a uomo non solo sugli attaccanti ma anche sulle mezzali, a maggior ragione se di qualità. Era anche il momento migliore della scuola difensiva italiana: su cui il calcio azzurro avrebbe costruito la rinascita dai disastri del dopoguerra, assai simili a quelli dei giorni nostri a cominciare dalla mancata partecipazione ai Mondiali. (..)