LEGGO (F. BALZANI) - Si dice che la ricaduta sia peggiore. Forse per questo c’è così tanta preoccupazione riguardo quella che potrebbe essere la seconda grande crisi di Edin Dzeko da quando veste la maglia della Roma. Il bosniaco non segna più, nemmeno su rigore come accaduto mercoledì col Torino. Così sono tornate le critiche e pure qualche sfottò che non si udiva dai tempi del primo anno dell’ex City (soprannominato ai tempi Edin Cieco) a Roma quando il digiuno durò undici partite. Apatia quindi? Non proprio. Perché guardando i numeri Dzeko è l’attaccante della serie A che tira di più verso la porta avversaria (per lui anche il record di pali da condividere con Immobile: quattro). Sono ben 66 le conclusioni in campionato di Edin di cui 40 in porta e 26 fuori. I gol? Appena 8 (due dal 1° ottobre ad oggi) per una percentuale del 12%, peggio tra le big ha fatto solo Insigne. Decisamente lontana da Icardi (37%) e Immobile (29%), l’esatta metà di un certo Higuain (26) che Edin si troverà contro domani sera nella sfida che può rilanciarne le ambizioni e che la Roma non può permettersi di perdere. Allo Juventus Stadium (dove i giallorossi hanno sempre perso nei 7 precedenti) servirà tutto un altro Dzeko, ma in generale servirà ritrovare la via del gol. Tra pali, traverse, portieri in versione ‘Benji’ e una mira sbilenca la Roma tra campionato e coppe ha concluso verso la porta 311 tiri segnando appena 38 volte. Insomma per fare un gol, Dzeko e compagni devono calciare nello specchio almeno otto volte. Un’enormità. Lo sa pure Di Francesco che ha ribadito l’esistenza del problema dopo la gara col Torino quando i tiri sono stati ben 21 (e 1 solo gol). Basti pensare che proprio la Juve con 284 tiri ha trovato la rete 53 volte, con una media di una realizzazione ogni 5,3 tentativi. Oltre al digiuno di Dzeko c’è da segnalare anche la corrente alternata sotto porta di giocatori come El Shaarawy e Perotti, l’inadeguatezza di Under e Defrel e il lento ambientamento di Schick. Di Francesco, criticatissimo pure lui per la prima volta a causa del troppo turn over, confida proprio nel ceco per dare una scossa al reparto. Già con la Juve.