LEGGO (T. ORMEZZANO) - «La Roma è forte, nonostante il ko contro il Toro, ma noi possiamo batterla con le nostre qualità». Parole e musica di Douglas Costa, che eleva giustamente la Juve all’altezza delle big europee: «Siamo una squadra fortissima, fantastica, ce la giochiamo con Barcellona e Real Madrid». E se l’autostima del brasiliano non bastasse, c’è anche la statistica, fredda ma chiara come acqua di ruscello: negli ultimi sette passaggi allo Stadium, la Roma ha sempre perso. E sette sono anche le partite con la porta bianconera inviolata. La Juve cerca l’ottava meraviglia consecutiva, per seminare una squadra ora a -3 ma con una partita in meno (da giocare in casa della Samp). Se De Sciglio, Buffon e Howedes sono fuori uso, Mandzukic e Cuadrado corrono contro il tempo per rispondere presente. La loro presenza resta comunque in dubbio: ieri i due hanno sostenuto un parte dell’allenamento con la squadra. Tra oggi e domani il provino decisivo. Al momento la Signora potrebbe preferire al 4-3-3 un “natalizio” 4-3-2-1 in HD. Già, perché l’ultima prestazione di Dybala in Coppa Italia, infiocchettata da un gol e un assist, e le condizioni non ottimali di Cuadrado e Mandzukic hanno riaperto le porte della titolarità al numero 10, candidato a giocare con l’altro Douglas Costa alle spalle di Higuain. «Siamo tutti mancini? Il piede non conta – assicura Bernardeschi, tornato agli standard di un anno fa alla Fiorentina -, semmai servono intesa, qualità e sacrificio. Qui ho dovuto imparare tante cose nuove, anche a difendere. Dobbiamo ancora crescere, ma la strada è giusta». A centrocampo largo a Khedira, Pjanic e Matuidi. Davanti a Szczesny agiranno Benatia e Chiellini, con Barzagli a destra e Alex Sandro a sinistra. Capitolo mercato. La Juve esclude un rientro alla base di Bonucci e prova a blindare Rugani dalle avances dell’Arsenal, che avrebbe 40 milioni di motivi per portarlo a Londra.