Al quotidiano a tinte giallorosse, ha parlato Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo. Il dirigente neroverde ha parlato di Di Francesco, "sbocciato" come allenatore proprio al Mapei Stadium, oggi alla Roma, dove c'è anche Defrel, altro ex Sassuolo. Queste le parole di Carnevali:
Roma in calo, o forse no. Come si comporta Di Francesco nei momenti di difficoltà (che ha avuto anche in Emilia)?
«Di Francesco è un allenatore di grande valore e lo sta dimostrando attraverso un lavoro ottimo. Nei momenti di difficoltà è uno che non si perde, conosce bene i motivi dai quali dipende un momento negativo, ora ha il supporto di una società forte come la Roma e può giovarsi di un grande connubio tra tecnico e dirigenza. Tutte le grandi attraversano momenti così. Di Francesco saprà valutare le problematiche e saprà uscirne».
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E cambierà, forse, qualcosa del "suo" modulo per far coesistere Schick e Dzeko.
«È difficile dirlo, io posso valutare in base al modulo che usava qui al Sassuolo, con gli esterni molto larghi, credo che sia sostanzialmente un suo problema, ed è un bel problema. Io vorrei averli entrambi… Per come era abituato a giocare lui, evidentemente non dev'essere facile trovare la quadra, ma quando hai dei campioni cerchi di trarre il massimo da loro ed è tipico delle persone intelligenti come Di Francesco rivedere le cose in base alla realtà, senza alcun integralismo. Cercando ovviamente sempre l'equilibrio, a quel punto potranno giocare tutti e due».
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Infortuni a parte, Defrel non può essere quello visto finora.
«Non si è ancora visto il vero Defrel. Ha tanta disponibilità e per questa qualità ha giocato anche in posizioni non ideali rispetto a quello che è il suo ruolo. Quando hai un giocatore così duttile ben venga, ha avuto qualche infortunio, ma quando finirà questo periodo di sfortuna penso che troverà spazio in una rosa importante come quella della Roma. Che poi sia il titolare inamovibile o sia uno che subentra non ha importanza: sicuramente darà un contributo diverso da quello che finora è riuscito a esprimere a Roma».
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(Il Romanista)