IL MESSAGGERO (A. MAURO) - Massimiliano Allegri si gode la classifica, rilanciata dai 7 punti conquistati nei tre scontri diretti di dicembre (Napoli, Inter e Roma), e una difesa blindata dalle parate di Szczesny, ma non solo. Otto partite consecutive senza subire gol segnano una netta inversione di tendenza rispetto inizio stagione, nel mese più caldo la Juve ha dato le risposte decisive, dimostrando di saper vincere anche senza Dybala. «Paulo ha capito il momento e rispetta le mie decisioni – il commento di Allegri a fine gara -, solo il rettangolo verde decide. In Coppa Italia ha fatto una grande partita, lui non è un problema, sarebbe un problema non averlo in rosa. In questo momento va così, ci sono tante partite, la stagione è lunga, ci sarà bisogno anche dei suoi gol. Gli scontri diretti? Qui alla Juventus si vive per queste partite. Abbiamo fatto una buona gara ma non siamo riusciti a chiudere la partita quando ne avevamo la possibilità e nel finale abbiamo sofferto. Siamo un po’ matti perché abbiamo dato noi l’ultima palla gol alla Roma, quando è partito Schick ho detto Madonna... Ma c’erano sensazioni positive, poi Szczesny è stato bravo. Ho due grandi portieri, uno ha fatto la storia del calcio. E’ stata una vittoria importante, i giallorossi potevano raggiungerci in classifica,ma continueranno ad essere una delle candidate per lo scudetto, noi abbiamo ritrovato solidità, serviva una prestazione solida». Benatia senza pietà: prima l’esultanza con smitragliata sotto la curva, poi le parole a fine partita.
LA DEDICA «Mi fa piacere segnare, sono tre punti, gli ex compagni sono anche amici, ma per me è un bel momento. Dispiace aver rischiato nel finale, potevamo chiuderla prima, può succedere di sbagliare ma per fortuna sul mio errore Szczesny è stato fenomenale, abbiamo lottato tutti fino alla fine. Lavoriamo per continuare a vincere in Italia, abbiamo avuto un inizio complicato, ma siamo sulla strada giusta e con l’atteggiamento possiamo farcela. Il blocco in area per favorire il colpo di testa di Chiellini? Non lo so, non me lo ricordo nemmeno».