[...] Dopo aver detto di no a Chiellini ed al primo tentativo di Benatia, anche uno come Alisson si è dovuto arrendere alla Juventus. Peccato, perché poi quelle non sono proprio parate banali, anche se poi a Globo Esporte il portiere della Roma ammette che l’estetica va bene, ma l’importante è l’essenza. «Mi piace semplificare le parate, anche se qualcuno dice che non faccio miracoli – dice lui – Preferisco fare le cose semplici, discrete, come mi piace essere anche fuori dal campo. In Brasile si lavora molto su intensità, velocità e forza delle gambe. Qui di più sul posizionamento tra i pali e sul gesto tecnico. Sto migliorando e spero di ripercorrere la carriera di Julio Cesar, Dida e Taffarel». [...]
«Sto vivendo il momento migliore della mia carriera, sta andando tutto bene. E sono felice di aver aiutato la Roma ad andare avanti in Champions in un girone impossibile, soprattutto nella gara d’andata con l’Atletico Madrid, una delle migliori gare della mia vita. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo cambiato gioco, siamo più equilibrati, ci piace attaccare ma difendiamo anche molto bene, con 11 giocatori dietro la linea della palla quando serve» [...] e il sogno brasiliano: «Voglio giocare da titolare e vincere il Mondiale. Intanto mi preparo con la Roma per un trofeo,sono venuto qui per vincere qualcosa». Aggiudicato.
(gasport)