IL TEMPO (G. CHERUBINI) - L’apertura della curva Maestrelli, per le gare contro Cagliari e Udinese, ha scatenato mille polemiche. La società, dopo la squalifica della Nord, ha deciso di intervenire a tutela di quei tifosi che non hanno partecipato ai cori razzisti durante Lazio-Sassuolo. La Figc però ha accusato il club di aver violato l’articolo 1 bis del codice di giustizia sulla lealtà sportiva, proprio per l’apertura di un altro settore. Tuttavia, alcuni precedenti vengono in soccorso dei biancocelesti: quello di Verona-Napoli dello scorso maggio, in cui il club scaligero attuò la stessa soluzione per difendere gli abbonati. Inoltre, la sentenza 6004 del 22 marzo 2017 del Tribunale di Roma, condannò i giallorossi a risarcire gli abbonati che non avevano potuto assistere a una partita proprio a causa della squalifica del settore. Ieri, al fianco del presidente Lotito, è scesa in campo anche l’Unione Consumatori: «Non possiamo che condannare il gesto razziale di alcuni tifosi della Lazio – ha spiegato il presidente Nesci – allo stesso tempo non possiamo accettare, in quanto Unione per la Difesa dei Consumatori, che tutti i tifosi, compresi quelli che non hanno commesso nessun gesto irrispettoso verso il popolo ebraico, paghino con la chiusura della curva. Proprio per questo motivo sentiamo di dover sostenere la battaglia di Lotito e chiederemo quindi il rimborso delle partite a porte chiuse per tutti i tifosi estranei ai fatti ci riserveremo, dopo una eventuale risposta della Figc, di utilizzare ogni strumento a tutela dei consumatori in nostro possesso».
Unione consumatori: “Ha ragione Lotito”
07/11/2017 alle 13:56.