Tavecchio-Lotito-Ventura: la mia Roma è differente

15/11/2017 alle 17:18.
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Scusate, ma chi ce l'ha ? Chi li ha votati? Chi ha fatto sì che Tavecchio diventasse non una ma due volte Presidente della Federcalcio? C'eravate? Perché fino all'altro ieri i titoli erano "Passiamo noi" e fino a ieri l'altro nessuno ha detto niente su niente? Chi ha permesso a Claudio Lotito di girare con la felpa dell'Italia fra campo, panchina, tribuna, redazioni, convegni, premiazioni?

Chi gli ha permesso di spostare derby, stilare posticipi, chiedere scudetti dopo 101 anni, riaprire stadi, dirigere contemporaneamente due squadre, telefonare a colleghi dirigenti per raccogliere voti o "suggerire" comportamenti, cambiare le carte per poter continuare a mantenere le milleeuna cariche che si arroga di avere...? Perché scrivete e strillate "fuori tutti"? Qui c'è un presidente della Federazione che ha chiamato "opti pobà" i ragazzi di colore mentre il suo alter ego nella versione – diciamo - più nazional popolare li ha tradotti come "cosi". Vi rendete conto? E la storia degli "ebreacci", delle "lesbiche" ve la ricordate? Perché la grandissima stampa non s'è scandalizzata, era intervenuta persino la Uefa? È troppo facile farlo ieri. (...)

Perché, poi, se fate le morali – anche quelle giuste e doverose – ai tifosi non potete essere credibile se la morale da mo che l'avete persa! Perché la scure mediatica e repressiva si abbatte sempre e soltanto su chi il biglietto lo paga, su chi per una passione si sposta, su chi comunque bene o male ama una squadra? Perché è più facile. Perché loro non sono i potenti, è la risposta. Lo sport in Italia è una latrina perché è considerato una latrina, il calcio il suo tubo di scarico. (...)

Qui bisogna cambiare veramente. Qui bisogna far giustizia, perché i sogni dei ragazzini (non solo della loro Rivoluzione che non Russia più) ma quelli di una bandiera da sventolare, di una trasferta da fare insieme per seguire non un risultato ma un'emozione, vengano preservati, resi nuovamente possibili. Pier Paolo Pasolini scriveva che se tutti sono colpevoli nessuno è colpevole. E questa ultima riga meriterebbe d'essere l'inizio di un altro articolo. Perché in questi anni solo una società, una, solo una, U-N-A, ha sempre e soltanto votato contro Tavecchio e si è sempre distinta per le posizioni diametralmente opposte a quelle del Signor Lotito; è un'associazione sportiva che ha il nome più bello del mondo: la Roma. La ROMA.

(Il Romanista - T. Cagnucci)

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