LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La doppietta di Gerson è una sorpresa un po’ per tutti, tranne per Di Francesco. «Scommessa vinta? No, lo seguivo anche quando stavo al Sassuolo. Ha grandi potenzialità, credo possa fare bene l’esterno, anche se mi è stato presentato come centrocampista, e contro la Fiorentina l’ha dimostrato. Ma io non mi accontento, e neanche lui deve farlo».
I due gol del brasiliano, scartato da Spalletti nello scorso mercato di gennaio, sono il fermo immagine perfetto del turnover gestito da Eusebio, capace di battere anche la Fiorentina (2-4), cinque giorni dopo l’impresa Champions col Chelsea. E la Roma vola verso la sosta rosicchiando punti a Inter e Napoli. Battezzando la rinascita con la maglia giallorossa di Gerson. «Sono contento per i due gol, tutta la squadra mi ha dato fiducia - spiega il brasiliano, che dieci mesi fa rifiutò il trasferimento già fatto al Lille - sono troppo felice per la mia prestazione e per le reti. Ringrazio per questo Dio, i compagni e l’allenatore. La posizione in campo non mi interessa, devo solo pensare a giocare bene, devo fare tutto per la Roma».
Nessun problema fisico per il ragazzo, che ha chiesto il cambio perché sfinito e colpito dai crampi. È quasi incredulo per il centro realizzato, Manolas - il terzo della Roma, mentre il quarto lo ha siglato Perotti - impazzito di gioia per quel pallone che gli è rimbalzato addosso. «Sono stato fortunato, ma il calcio è così e quando va bene siamo tutti felici - è sincero il greco - abbiamo dimostrato di essere forti, vincendo su un campo difficile. I due gol presi sono merito della bravura della Fiorentina. Non è certo una sorpresa per noi il filotto di partite che abbiamo fatto e vedrete che faremo ancora meglio. Merito del mister che fa tanti cambi e la squadra c’è sempre e così dobbiamo andare avanti».