Caso Lotito, nuove norme: sarà squalificato lo stadio e non più la singola curva

17/11/2017 alle 13:38.
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IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI) - La decisione del procuratore federale, Giovanni Pecoraro, confermata da Enrico Cataldi della Superprocura del Coni, di archiviare il procedimento nei confronti di Claudio Lotito in merito allo spostamento dei tifosi dalla curva nord (chiusa per razzismo) in sud, ha creato un precedente importante. Una decisione che fin dall’inizio era destinata a fare giurisprudenza. E così è stato. Non è un caso che Pecoraro nel pool che lo ha aiutato nella decisione abbia inserito un avvocato civilista. Temeva che in tribunale una sua eventuale richiesta sarebbe stata ribaltata. E poi c’era il faldone difensivo della Lazio con la decisione del Tribunale di Roma che aveva già deciso su un caso simile. Di fatto, da oggi, qualsiasi club a cui verrà squalificato un settore potrà spostate i suoi tifosi da un’altra parte, non scontando la punizione.

CORRERE AI RIPARI La Federcalcio sarà costretta a correre ai ripari modificando l’articolo 18 del codice di giustizia sportiva. Ad onor di cronaca, va detto che il procuratore federale Pecoraro, nella richiesta di archiviazione, aveva specificato che Figc e Coni sarebbero dovuti intervenire sul regolamento. La norma attualmente, al punto E, prevede la chiusura di uno o più settori nel caso in cui i tifosi si macchino di comportamenti discriminatori. Regola che però lascia margine all’interpretazione, visto che il numero uno della Lazio, per paura di una class action dei suoi tifosi, ha aggirato la chiusura della curva e spostato i suoi tifosi in altri settori. Una pena che in questo modo non è più afflittiva. Ecco che allora, entro la fine della stagione, l’articolo 18 quasi sicuramente non conterrà più il punto E e, invece della chiusura di un singolo settore, richiederà la chiusura di tutto lo stadio, a meno che non vengano individuati i singoli colpevoli che saranno puniti con il daspo