Tutti i segreti di una difesa girevole che sbaglia poco

24/10/2017 alle 13:18.
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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Sta diventando una bella consuetudine. Cinque gare su otto in campionato con la porta inviolata, di cui 4 su 4 in trasferta. Miglior difesa del torneo (5 reti subite) insieme con il e all' (anche se con una partita in meno disputata), per ritrovare una squadra che ha segnato alla Roma lontano dallo stadio Olimpico bisogna tornare indietro addirittura al 20 maggio e al minuto 86 di Chievo-Roma (rete del 3-5 di Inglese). Non è soltanto una questione di uomini ma di assetto. Perché in queste prime 8 gare in campionato, il reparto difensivo è cambiato spesso. Anzi sempre, ad eccezione di quattro gare dove i quartetti schierati dal tecnico abruzzese sono stati rispettivamente --Juan Jesus-Kolarov (Atalanta e ) e ---Kolarov (Verona e Udinese). Nei restanti match, Eusebio ha cambiato almeno un elemento. Normalmente il , alternando , e Juan Jesus (il brasiliano per necessità contro l'), o uno dei due centrali con e Juan Jesus a giocarsi una maglia vicino a , inamovibile prima dell'infortunio come Kolarov, al quale l'allenatore ha risparmiato soltanto 16 minuti contro l'Udinese. A Torino, l'ennesimo ribaltone dovuto stavolta agli infortuni con , Juan Jesus, Moreno e Kolarov a comporre il pacchetto difensivo. Quello che sorprende è che al netto dello schieramento e degli uomini utilizzati, oltre a non prendere gol, non corre mai grandi pericoli. A Bergamo ha rischiato sul palo di Ilicic e su una conclusione di Petagna; con il Verona e il Torino è stato uno spettatore non pagante; contro Benevento, Udinese e Milan ha compiuto al massimo un paio di parate (seppur facile, anche se da posizione pericolosissima, quella sul friulano Maxi Lopez, liberatosi a nel primo tempo; più difficile quella su Bonucci, ordinaria amministrazione quella ravvicinata su Kalinic). Unica eccezione la gara contro l', perché anche contro il , tolto il gol di Insigne, il brasiliano ha compiuto un grande intervento in uscita sempre sull'azzurro ma a gioco fermo. Tradotto: che fai, difesa che trovi ma il risultato non cambia.

PROVE TATTICHE IN CECO - Potrebbe invece cambiare a breve l'attacco giallorosso con il rientro di Schick. Nelle ultime due partite Chelsea e Torino l'impiego di un centrocampista nel tridente offensivo è sembrato propedeutico a delle prove per quando il ceco sarà completamente ristabilito. Sia Gerson ma soprattutto domenica , sono partiti alti a destra per poi accentrarsi e giocare tra le linee, affiancando a tratti addirittura . Inizialmente si poteva pensare che questa mossa liberasse spazio al , invitato a salire, ma ha spiegato nel post-gara che doveva invece servire «per aprire a Pellegrini e provare a sfruttare le corsie esterne e avere più fisicità. È vero, la posizione in cui ha giocato è quella che potrebbe ricoprire in futuro Schick». Nelle idee del tecnico, quindi, quando l'ex Samp potrà giocare, la Roma attaccando si trasformerà in alcuni frangenti in un 4-2-4, con Schick che partendo da destra si accentrerà vicino a (o leggermente dietro), a destra e (o ) a sinistra. Una modifica tattica foriera di gol e spettacolo.