LEGGO (F. BALZANI) - Anche la legione straniera va avanti a piccoli passi. La Roma schierata dal 1’ senza italiani da Di Francesco batte di misura (e su rigore dubbio) il Crotone, ma diversamente da Torino stavolta il risultato sta stretto e alla fine rischia pure di essere messo in discussione. Lo dimostra il possesso palla (73% in favore della Roma) e i due pali colpiti che fanno salire il conto a 11 legni in 9 partite. Nessuno ha fatto “meglio” in serie A. «Vero non siamo fortunati, ma siamo stati comunque poco concreti sotto porta – bacchetta Di Francesco – Le partite vanno vinte, anche soffrendo. Questa squadra sta crescendo e la difesa lo dimostra. Ma dobbiamo essere più cinici per essere grandi o il palleggio rimane fine a sé stesso. Ho spiegato alla squadra che le partite non si vincono con il budget ma con la mentalità. Io prima ero in una piccola e davo filo da torcere a tutti, ma le partite si possono vincere anche 1-0 o 2-1. I tanti cambi? A me piace vedere crescere la squadra e non i singoli. Giocando 3 volte in 6 giorni vanno fatte delle scelte. Schick potremmo vederlo a gara in corso col Bologna». Non può essere il Crotone a dire se alla Roma è passato il mal d’Olimpico (2 sconfitte e 1 pareggio nelle precedenti 5 partite), ma col successo di ieri Nainggolan e compagni restano sull’affollato treno scudetto e trovano conferme anche dalle cosiddette seconde linee (su tutti Gonalons). I giallorossi partono subito forte col solito Kolarov. Il serbo sfiora l’incrocio, colpisce un palo e soprattutto rimedia il generose rigore concesso da Manganiello e realizzato da Perotti. La conta dei pali sale quando Dzeko fa tremare la traversa con un sinistro da fermo prima del piccolo spavento finale col tiro morbido di Simic bloccato. Perotti – che ha dedicato il gol alla moglie Julieta incinta del 2° figlio – invita a non sottovalutare il fattore stanchezza: «Non possiamo essere sempre perfetti. Dobbiamo essere corti, stretti e lottare l’uno per l’altro perché siamo un po’ stanchi. Abbiamo giocato una partita dura col Chelsea e poi a Torino. Questa col Crotone un anno o due anni fa non l’avremmo vinta. Ora abbiamo difesa e portiere solidi, poi i gol li facciamo». I numeri della difesa, in effetti, sono impressionanti: la Roma dopo ieri sera ha la migliore difesa in serie A (appena 5 reti subite ma con una gara in meno) ed è una delle prime cinque in Europa.