Per più di un’ora a San Siro è noia che ammorba, paura che accada qualcosa, e poi accade qualcosa. Un lampo. Accade Dzeko. Che diventa finalmente quello che sognava Spalletti, quando Spalletti non c’è più. Un leader che non fa sconti e trasforma la frustrazione in atti letali. Ma questa Roma, cinque vittorie consecutive, è tante altre cose. È un portiere che satura la porta con la sua visionaria fisicità. (...) Oggi la Roma è la personalità dei suoi giocatori più che la personalità del suo gioco. Potrebbe bastare? Forse no.
(Corsera - G. Dotto)