LA REPUBBLICA (F.FERRAZZA) - Tutti pazzi per Dzeko, l’eroe di Londra. E se i toni sembrano risultare un po’ troppo enfatici, vuol dire che non si è ascoltato neanche mezzo minuto delle trasmissioni radiofoniche dedicate alla Roma nella giornata di ieri. Centralini e servizi di messaggistica letteralmente inondati di elogi, complimenti, paragoni irriverenti (vedi Batistuta e Van Basten), per il centravanti d’oro. Come d’oro è la sua candidatura al tanto ambito Pallone d’Oro zecchino («che però non vincerò») e la sua ambizione di riuscire a vincere qualcosa d’importante. Perché i numeri, i record personali, aiutano, danno fiducia, ma se non sono proiettati al raggiungimenti di un successo di squadra, rischiano di restare sterili.
La doppietta contro il Chelsea, soprattutto il primo gol, quello “alla Totti”, fanno sfondare definitivamente a Dzeko il cuore dei romanisti, che al ritmo delle reti da Edin realizzate, si sono definitivamente innamorati. Cento, con quella pareggiata a Londra, le partite giocate con la maglia giallorossa, 59 i centri realizzati, 18 gli assist, con ben 10 gol già fatti in questa stagione (7 in campionato, 3 in Champions): la Roma è seconda nel girone europeo, contro ogni aspettativa, contro la storia (mai infilato un girone di “andata” senza sconfitta da quando disputa la Champions), a più tre punti dall’Atletico, reduce da una nottata allo Stamford Bridge che i 2300 tifosi al seguito non dimenticheranno facilmente. «Non avevo mai segnato al Chelsea, ho recuperato le reti che non avevo fatto ai tempi del City – sorride Edin – il calcio italiano mi sta migliorando. Ora dovremo riuscire a dare continuità ai risultati, visto che 5 giorni fa non abbiamo fatto una bella partita. Dobbiamo prendere ora il positivo di questo pareggio per la prossima gara, che sarà anche più difficile, col Torino. Dobbiamo avere fiducia, perché siamo forti».
La continuità è quello che ha chiesto Di Francesco ai suoi, ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria. Dalla sconfitta col Napoli alla bella prestazione con il Chelsea, in mezzo i giocatori dovranno riuscire a trovare il loro equilibrio per non sbandare. Entusiasta Pallotta, che è sceso negli spogliatoio dello Stamford per complimentarsi con giocatori e allenatore. «Siete fantastici, continuiamo così», l’euforia del presidente, che potrebbe essere a Roma, il 31 ottobre, per assistere all’Olimpico alla sfida casalinga col Chelsea. Di Francesco si è ieri complimentato in particolare con Gerson, schierato a sorpresa esterno nel tridente offensivo, e con Kolarov, che è da inizio stagione sempre più l’anima e il motore di questa Roma. Il difensore, arrivato con la pesante etichetta di laziale per il suo passato, sembra una roccia, caratterialmente impermeabile a tutto, pilastro su cui si poggiano gli equilibri di squadra. Domenica pomeriggio, a Torino, dovrebbe rientrare in attacco Florenzi e a centrocampo De Rossi e Pellegrini, mentre Schick potrebbe essere di nuovo a disposizione dalla prossima settimana. Non si vuole rischiare nulla, dentro Trigoria, anche per quello che riguarda Karsdorp, che nei prossimi giorni intensificherà il lavoro.