LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Partirà dall'inizio, Karsdorp, servirà ancora tempo a Schick. La gara di stasera contro il Crotone – davanti a circa 30mila spettatori – si trasformerà nel palcoscenico del tanto atteso esordio per il terzino destro acquistato la scorsa estate per fare il titolare, costretto invece a fermarsi subito a causa di un intervento al ginocchio. È Di Francesco ad annunciare la presenza dal primo minuto dell’olandese, confermando che non potrà concedere riposo a Dzeko e Kolarov, i due pilastri della Roma. «Non resteranno in panchina, sono pronti fisicamente e mentalmente. Mentre Schick deve ancora completare il suo percorso di crescita».
Il tecnico prepara il doppio impegno ravvicinato in casa (stasera il Crotone, sabato il Bologna) non nascondendo la forte indignazione per gli adesivi attaccati in curva Sud da alcuni ultras laziali. «Come uomo e come Eusebio Di Francesco, anche io mi sento Anna Frank – la presa di coscienza del mister abruzzese – magari parteciperò anche io con Lotito al viaggio che organizzerà nei luoghi dell’Olocausto. Di questa storia si stanno occupando le autorità competenti, ma io credo sia un problema culturale e ritengo che ancora oggi sia un’assurdità parlare di antisemitismo». Meglio restare allora concentrati sul campo. È tornato nella lista dei convocati Fazio, dopo aver saltato la trasferta di Torino per una distorsione alla caviglia. Da vedere se giocherà dall’inizio, oppure verrà confermata la coppia Jesus-Moreno, in attesa che rientri Manolas. Il greco tra la sfida col Chelsea e Firenze tornerà a disposizione. Quando Di Francesco spera di poter avere già in tasca due vittorie in campionato. «Tra Crotone e Bologna voglio 6 punti. Queste partite non sono mai facili, ma dobbiamo avere una continuità di atteggiamenti e prestazioni. E poi in casa dobbiamo migliorare». La Roma va infatti meglio in trasferta, dove ha sempre vinto, mentre in campionato ha perso all’Olimpico con Inter e Napoli.