LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Finiti esperimenti e amichevoli, la Roma adesso deve fare sul serio. E Di Francesco dovrà immergersi in un calendario ai limiti dell’asfissiante, pieno di partite, e di prove subito complicate. Dal campionato, all’esordio assoluto in Champions da allenatore, il tecnico giallorosso dovrà gestire un turnover che tenga conto della condizione atletica dei suoi e della necessità di gestire la rosa. Perché la Roma giocherà sette partite in ventidue giorni, praticamente una ogni tre, da sabato prossimo al primo ottobre, da Genova a Milano. Cinque gare di campionato (Sampdoria, Verona, Benevento, Udinese, Milan) e due di Champions (Atletico Madrid e Qarabag), quattro lontano dall’Olimpico e tre in casa, per un cammino che rischia di arrivare forse presto per una squadra ancora in fase di rodaggio. E fondamentale, proprio in tale ottica, sarà riuscire a utilizzare questi giorni – prima dell’impegno di sabato sera contro i blucerchiati – per verificare le condizioni di giocatori fondamentali in alcuni ruoli. In particolare con i riflettori accesi sulla difesa e sui terzini destri.
Tour de force di sette gare. Difra fa i conti
05/09/2017 alle 13:40.
Ieri, alla ripresa degli allenamenti, sul campo si sono rivisti sia Bruno Peres, sia Karsdorp, impegnati a svolgere una seduta di lavoro individuale. Il brasiliano dovrebbe farcela a rispondere subito presente, visto che si è infortunato a Bergamo, nella prima di campionato, e la diagnosi era stata di due settimane. Tra oggi e domani dovrebbe entrare totalmente in gruppo mettendosi a disposizione. Diverso il discorso di Karsdorp, che sembra procedere a larghi passi verso il recupero, ma, al di là della guarigione medica dall’intervento al ginocchio, dovrà trovare una condizione atletica adeguata e provare i movimenti del gioco di Di Francesco visto che, da quando è stato acquistato (fine giugno) non ha mai potuto allenarsi con il tecnico. Da valutare anche Florenzi, rientrato titolare nell’amichevole contro la Chapecoense proprio come esterno destro basso – nel cosiddetto tre e mezzo – e che si candida per una maglia anche per la trasferta di Genova, ma nessuno dentro Trigoria se la sente di dare certezze in tal senso. Qualche fastidio muscolare alla coscia anche per Manolas, in questi giorni impegnato con la Grecia, e per Moreno, che sta in Messico. I due verranno valutati al rientro nella capitale a metà settimana. Sta invece lavorando intensamente Schick, visto che deve recuperare le settimane di mancato lavoro: contro la sua ex squadra andrà in panchina.