IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Jeans un po’ sdruciti, scarpe da ginnastica bianche rigorosamente slacciate e camiciola blu avio di lino. Abbronzato. Abbronzatissimo, anzi. E pure un po’ pienotto in faccia. Al suo fianco, bianco, quasi smunto, completo carta da zucchero, cravatta e scarpe scure, il ds Monchi, accompagnato dal dg Baldissoni, leggermente più casual dello spagnolo. Francesco Totti, il Dirigente Capitano, ieri mattina ha mollato Sabaudia, la spiaggia e il mare e si è presentato a Trigoria per seguire l’allenamento della Roma. Per la prima volta da non calciatore. Il suo primo giorno da dirigente, a voler dispensare enfasi. Non ancora con un look al cento per cento da collaboratore di Monchi, ma al cento per cento dirigente della Roma. Anche se (ancora) in attesa di sistemazione societaria. Apparente sereno, Francesco, ha raggiunto con quei due nuovi compagni di lavoro la squadra impegnata su un campo decentrato. «E’ stato strano avere Totti accanto e non vederlo vestito da calciatore, ma è anche bello sapere che a breve potrò lavorare al suo fianco. Presto sarà con noi, intanto ha chiesto come stava la squadra, come andassero gli allenamenti. L’ho visto calato nel suo nuovo ruolo. E’ un acquisto magnifico anche se non come calciatore», ha poi confidato Monchi. Quando si è trovato in mezzo al gruppo, scortato dal team manager De Sanctis, lui sì già in look dirigenziale (giacca e cravatta, e bizzarri pantaloni color mazzancolla), Totti ha salutato affettuosamente DiFra, i suo vecchi compagni e ha conosciuto i nuovi giallorossi. Alcuni dei quali, raccontano, un pò emozionati. Poi, sempre in compagnia di Monchi e Baldissoni, ha fatto rientro nella palazzina color crema del Bernardini, e si è chiuso a parlare con i suoi due colleghi. Facile intuire quale sia stato l’argomento, corredato – probabilmente – dalla messa a punto dei dettagli del contratto che legherà Totti per i prossimi sei anni al club di Jim Pallotta. All’ora di pranzo, tutti in mensa, dove c’era la squadra. Insomma, due ore abbondanti di Roma (c’era anche il fidato Vito Scala, che è passato ad occuparsi di altre cose) in attesa di una frequentazione quotidiana. Che comincerà subito dopo Ferragosto.
SEMPRE E PER SEMPRE – Totti a Trigoria da anni ha un ufficio e probabilmente userà ancora quello, magari ritoccato, per svolgere le sue nuove mansioni. Che, per ora, si limitano ad imparare da Monchi l’arte e i trucchi del dirigente, e a “dare una mano a tutti”, come ha voluto precisare qualche tempo fa lui stesso. Prendendosi un po’ di tempo per capire con esattezza quale sarà il suo futuro, quali saranno le sue mansioni, quale strada intraprendere. Intanto, la sua seconda vita nella Roma è cominciata, in maniera molto informale. E, conoscendo il personaggio («Francesco As Roma», ricordate?) non poteva che andare in questo mondo. Anche perché sappiamo da una vita che vedere il Dirigente Capitano in giacca e cravatta sarà molto, molto complicato. Sempre e per sempre, come la sua storia con la Roma.