Tra i tanti volti che si sono riscattati dopo la disfatta di Vigo c’è anche il suo, quello di Juan Jesus, ieri tra i giocatori decisivi per portare a casa la vittoria di Bergamo. «Io sono la prova che il lavoro paga sempre – dice lui alla fine -. Sto lavorando tanto dal ritiro di Pinzolo e ho fatto lo stesso nelle amichevoli estive e a Trigoria. Ma se sono riuscito a fare del mio meglio è perché la squadra mi ha aiutato. Devo migliorare ancora e sarà difficile, perché ora mi devo mantenere su questo livello». In vista dell’Inter c’è da capire cosa succederà con Bruno Peres. «Ma io credo che il mister sappia già cosa fare. Io sono qui per aiutare la squadra, anche se non credo che andrò a giocare a destra. L’Inter? Di certo una partita difficile. Spalletti ci conosce bene e vorrà cercare di stupirci o di prenderci di sorpresa. Ma non mi piace metterlo a paragone con Di Francesco. Sono due metodi diversi di lavoro e sono due bravi allenatori. Ora c’è Di Francesco e ascoltiamo lui, che sicuramente saprà cosa fare contro i nerazzurri». Intanto, Juan Jesus oggi riprenderà ad allenarsi con il gruppo, dopo la vittoria di ieri: «Abbiamo sofferto per portare a casa la vittoria su un campo difficile e lo abbiamo saputo fare di squadra». Concetto ribadito strada facendo anche da Perotti («Vittoria sofferta ma meritata, andiamo avanti così») e Nainggolan: «Grande carattere, vittoria sofferta su un campo difficile. Ma le vittorie valgono anche così…».
(gasport)