IL TEMPO (T. MAGGI) - Diretto e senza fronzoli, Kolarov si è calato nell’universo della Roma alla sua maniera. Sguardo da duro, esperienza da vendere, il terzino è stato presentato il giorno dopo l’amichevole con il Siviglia: il suo passato alla Lazio aveva fatto storcere il naso ad alcuni tifosi ma il serbo è pronto a far ricredere i più scettici. Non vuole tirarsi indietro, non vede l’ora di essere protagonista con la maglia giallorossa, magari già nella prossima stracittadina: «Se segno al derby esulto. Non voglio cancellare gli anni biancocelesti ma come ho dato il massimo lì e al City, ora farò lo stesso per questa squadra. Conoscevo già la piazza e sono stato contento quando Monchi mi ha chiamato: abbiamo trovato l’accordo in 5 minuti». Il diesse lo ha preso per coprire il buco che si era creato a sinistra dopo l’infortunio di Palmieri. Con lui Di Francesco si ritrova un giocatore affidabile, di rendimento, che può all’occorrenza anche ricoprire il ruolo di centrale: «Cerco di migliorare sempre, ho 31 anni e credo di poter dare tanto in entrambi i ruoli. Sono arrivato cercando di dare qualcosa e di vincere. Mi sento maturo e pronto, cercherò di dare l’esempio sia dentro che fuori dal campo. La squadra? C’è stato subito feeling tra me e i compagni: conoscevo già tanti giocatori, con alcuni di loro ho giocato insieme, come Dzeko, altri li ho affrontati da avversario, vedi De Rossi. Ci stiamo preparando nel modo giusto per l’inizio del campionato e non vediamo l’ora di iniziare».
Al fianco di Kolarov, c’era Monchi che è riuscito a sintetizzare bene le qualità del serbo: «Su quello che potrà dare – ha spiegato il diesse giallorosso – non c’è risposta migliore della partita contro il Siviglia». In effetti, nonostante la sconfitta, l’amichevole contro gli andalusi ha mostrato tutti i pregi del terzino. Corsa, resistenza, progressione: Kolarov è stato uno dei migliori del primo dei due test in terra spagnola della Roma. Hanno offerto meno certezze gli altri componenti della difesa: l’intesa tra Moreno e Manolas (solo una lieve contusione alla spalla per il greco) è ancora da perfezionare e Alisson non è sembrato molto reattivo sui due gol dei padroni di casa. Per Bruno Peres le solite amnesie in mezzo a buone giocate. Insomma a poco più di una settimana dall’inizio del campionato, c’è ancora da lavorare per i giallorossi che, dopo una mattinata di riposo, sono tornati ad allenarsi ieri pomeriggio. Scarico in palestra per i reduci del trofeo Puerta, sessione tecnico-tattica in campo per gli altri. Oggi doppia seduta sempre alla Ciudad Deportiva, mentre domani è previsto il trasferimento in Galizia per la seconda e ultima amichevole contro il Celta Vigo (ore 19.30, diretta su Sky) prima del rientro nella Capitale.