LA REPUBBLICA (E. SISTI) - A Trigoria l’intruso in abiti civili ha un volto appena appena riconoscibile e così va a finire che il “trucco” non dura: quel signore è Francesco Totti. Ieri è stato ufficialmente il suo primo giorno da dirigente. Come tornare nella scuola in cui sei cresciuto. Solo che poi qualcuno ti spinge dietro la cattedra perché nel frattempo t’hanno fatto insegnante. Totti ha parlato a lungo con Monchi che non ha nascosto emozione e stupore: «Fa un po’ effetto ma mi sembra già calato nel nuovo ruolo». Ruolo che però deve ancora prendere forma e ciò avverrà senza fretta, in modo da dare al capitano non più capitano il tempo di capire come e dove rendersi utile. Effettuerà affiancamenti progressivi, da team manager, da vice ds, da esperto, da ex compagno. Ieri ha assistito all’allenamento accanto a Monchi, Baldissoni e De Sanctis. Battute, strette di mano, poi due chiacchiere con Di Francesco. Tra i ragazzi il più emozionato di tutti sembrava il baby turco Ünder. Uno per il quale Totti starà sempre lassù, dentro un 10, dove nessuno può arrivare.