LA REPUBBLICA (S. FIORI) - A Roma ormai si seguono le conferenze stampa di Craig Shakespeare, tecnico del Leicester, come se non più di quelle di un tesserato giallorosso. Per dire: ieri all’ora di pranzo il nostro ha detto che «Mahrez ha fatto sapere di voler andare via, ma lo farà solo in presenza di un’offerta ragionevole. L’ho visto concentrato, per la partita con l’Arsenal (domani, ndr) lo prenderò in considerazione. Noi non siamo un selling club, una società che vende». Ma quella di domani è comunque una data importante: se Mahrez saltasse l’esordio in Premier, sarebbe il segnale di una chiusura dell’affare vicina.
LA SITUAZIONE – Da Trigoria, in ogni caso, smentiscono la volontà imminente di ritoccare l’ultima offerta da 35 milioni di euro. Le parole di Monchi di due giorni fa vanno lette come un messaggio per tranquillizzare il giocatore sulla volontà di non abbandonare la pista. La situazione è chiara: il Leicester sta provando a vendere il giocatore a una cifra superiore a quella che può offrire la Roma, il d.s. del Leicester, Macia, è stato chiaro con Monchi. Se non ci riuscirà – e fin non ha ricevuto offerte, il Liverpool per il dopo Coutinho si sta orientando su Ziyech – allora la Roma avrà via libera. A meno che Monchi nel frattempo non si sia stufato. Smentito l’accordo con Munir (profilo che comunque non dispiace, il Barcellona chiede 20 milioni), in corsa resta Vazquez e si riaffaccia pure Promes, olandese dello Spartak. Ma guai a cancellare un nome che a Trigoria non è mai scomparso dai radar: Berardi. Pensate che Di Francesco lo veda come un ripiego?