I romanisti si erano abituati a una cessione (Salah), non avevano fatto drammi per la seconda (Paredes) soprattutto per le cifre, ma l’addio di Rüdiger, che oltre a essere una delle colonne della squadra è pure un beniamino dei tifosi, se lo aspettavano in pochi. I romanisti, ormai, si fidano poco della proprietà. Se in passato i romanisti, soprattutto sul mercato, si sono divisi, stavolta, di fronte all’addio (non ancora ufficiale) di Rüdiger si sono uniti. Qualcuno ha provato ad essere ottimista («aspettiamo agosto»), qualcun altro ha comunque voluto sottolineare come, con Pallotta presidente, a parte l’anno da dimenticare 2012-2013, la Roma sia da quattro stagioni sul podio del campionato, ma la critica è stata unanime. C’è chi la presa col sorriso, facendo qualche fotomontaggio in cui Monchi e Pallotta contano i soldi oppure ballano per festeggiare le plusvalenze, ma davvero in tanti sono rimasti spiazzati. Di Monchi la gente si fida, basti vedere i messaggi sotto la foto di lui a piazza di Spagna con la figlia. Qualcuno gli chiede: «Te vendi anche la barcaccia?», ma molti altri gli chiedono, invece, di allestire una Roma competitiva. A lui il compito di far dimenticare il primo, infuocato, sabato di luglio. E non per le temperature.
(gasport)