In attesa del giorno del giudizio (del bilancio), andiamo a vedere lo stato di salute dei bilanci di Milan e Roma.
I rossoneri hanno chiuso il bilancio del 2016 con un passivo di 74,9 milioni di euro che, a detta di Fassone, non diventerà positivo nemmeno il prossimo anno, ma tra due, ovvero per la stagione 2019-20 è previsto il punto di pareggio, grazie agli introiti della Champions e ai ricavi commerciali in Cina, nell’ambito di un piano quinquennale in cui il presidente Li Yonghong ha già stanziato un aumento di capitale da 60 milioni, incrementabile in caso di necessità fino a 120. Il Milan può inoltre contare su un bond di garanzia da 50 milioni per il mercato, che ha visto arrivare nomi eccellenti che hanno alzato di parecchio il monte stipendi. Per questo motivo arriveranno altrettante cessioni e il club prevede per la fine della finestra un rialzo di 35-40 milioni lordi annui.
Aumenta anche per la Roma, il monte ingaggi, passato da 92 a 95 milioni di euro. I giallorossi dopo aver centrato i 30 milioni di passivo per il triennio 2014-17 imposta dal fair play finanziario può muoversi sul mercato con maggiore serenità. Gli ultimi dati sul bilancio giallorosso risale al dicembre scorso con una perdita di 53,4 milioni. Nell’anno in cui la Roma aveva registrato il suo record di fatturato (214,7 milioni di euro, seconda in Italia solo alla Juve), l’indebitamento finanziario complessivo è però salito a 197,7 milioni. Dopo l'intervento di Pallotta nei mesi scorso con 86 milioni, di cui 70 per l'aumento di capitale, il presidente giallorosso ha rifinanziato il debito con Goldman Sachs, aumentando da 175 a 230 milioni la linea di credito fino al 2022.
(gasport)