IL TEMPO (P. DANI) - La Roma scopre Di Francesco. Il nuovo tecnico giallorosso è uno dei principali protagonisti di questi primi giorni di ritiro a Pinzolo: discorsi chiari al gruppo, dialogo continuo con i suoi collaboratori e rapporto diretto con i tifosi. L’erede di Spalletti si è preso la scena di una piazza che conosce bene, con semplicità e personalità. È apparso carico e motivato, voglioso di entrare subito in sintonia con l’ambiente giallorosso: «Questa settimana – le parole dell’allenatore ai microfoni di Roma Radio – è un’ottima opportunità per entrare a far parte di un contesto, per capire e per cercare di andare a toccare i temi che mi piacciono di più. La tournée? Dobbiamo adattarci al calcio che cambia». Di Francesco non nasconde la voglia di trasmettere al più presto le sue idee tattiche alla squadra, senza rinunciare al lavoro con il pallone: «Correre è giusto – spiega – però vedere calciare in porta o fare un dribbling è un desiderio di tutti, anche mio. La gente è venuta per vederli giocare a calcio. Sono stato dall’altra parte per tanto tempo e capisco che ci sia il piacere di fare subito la partita. Per gli allenatori che ho avuto non è stato così, io voglio fare qualcosa di diverso. L’aspetto ludico non deve mai morire». Il calcio d’attacco sarà una delle caratteristiche della sua Roma. È proprio il tecnico abruzzese a soffermarsi su un aspetto che dovranno acquisire i giocatori del reparto avanzato: «Devono avere un’idea ben precisa, far male agli avversari, voglio trasmettere agli attaccanti questo pensiero. Sono ragazzi giovani e vogliono prendere palla lontano dalla porta: così hanno poche opportunità, io voglio renderli più incisivi».
L’entusiasmo dei tifosi è un aspetto fondamentale che Di Francesco vuole sfruttare al massimo: «La novità porta entusiasmo – spiega – dobbiamo alimentarlo costantemente con gli atteggiamenti giusti. 19.000 abbonati? È una grande risposta, la gente ci crede e ci credo anche io. Sono andati via giocatori importanti ma sono convinto che li sostituiremo al meglio». Nel presentare il suo staff, l’allenatore giallorosso mette l’accento su un aspetto fondamentale del suo metodo di lavoro: «Quello che voglio trasmettere è lavo ce univoca: ciò che dicono i miei collaboratori è come se lo dicessi io e viceversa. Questo è molto importante. Tomei sarà il mio vice, lavora con me da tanti anni. Si occupa della fase difensiva, essendo stato un ex difensore. A seguire c’è Pierini, che si occuperà dell’analisi video con Beccacioli e farà anche da scout quando servirà. Poi c’è Romano: si occuperà in parti colar modo della parte tecnica. E infine c’è il preparatore Vizoco».