Così va riscritto daccapo sul nuovo progetto. Con la scoperta ulteriore di un nulla osta paesaggistico sfornato nel 2014 dalla direttrice dei Beni culturali del Lazio Federica Galloni, addirittura opposto rispetto a quello firmato da Eichberg. Dunque quel meccanismo del parere unico statale, introdotto per velocizzare l’iter burocratico finisce per complicarlo allungando i tempi, con buona pace del presidente della Roma, James Pallotta, che ha fissato nel 2020 il termine ultimo per vedere giocare il suo club a Tor di Valle. c’è la questione della sicurezza, che rischia di avere il ruolo di protagonista assoluto nella vicenda. Secondo la nuova delibera che la prossima settimana entrerà in Aula per conquistare l’interesse pubblico, le vie di afflusso e deflusso dal quadrante sono quasi due, nel senso che è prevista la bretella via Ostiense-via del Mare più il ponte dei Congressi. Ma quest’ultima opera è ancora incagliata nella relativa Conferenza dei servizi. Una matassa fatta di burocrazia ingolfata, di attriti istituzionali, di ribaltoni politici, di assessori che saltano e di polemiche, l’ultima delle quali ha portato alla sospensione dal M5S della resiliente «berdiniana» Cristina Grancio.
(corsera)