Il derby non ha aperto le porte del Paradiso, come Spalletti auspicava alla vigilia della stracittadina persa per 3-1. E chissà se le aprirebbe il secondo posto, che «per noi è importante, sì, ma non è che andiamo al Circo Massimo a festeggiare» per dirla alla Daniele De Rossi.
Spalletti è condannato a inseguire il piazzamento d’onore, ma l’ultima sconfitta segna un confine probabilmente decisivo sulle residue possibilità che il tecnico possa restare alla guida della Roma. E' tutto da dimostrare, infatti, che la società sia ancora profondamente convinta di spingere per il rinnovo. E da ieri Spalletti, alla pari di Zdenek Zeman, è il tecnico che nella storia ha perso più derby sulla panchina della Roma, 5, di cui 4 subendo tre o più reti.
«Ora bisogna stare zitti e ingoiare tutte le analisi – dice Spalletti –. La mia è che in partita alla prima occasione abbiamo preso gol e poi abbiamo incassato il contraccolpo. Siamo stati poco fortunati negli episodi, abbiamo avuto più chance pulite noi di far gol rispetto alla Lazio. Alla Roma è mancata un po’ di cattiveria agonistica. Abbiamo scelto una strada sbagliata e siamo arrivati tardi all’appuntamento».
(gasport)