IL MESSAGGERO (A. MAURO) – Roma è stata la sua città, ma in meno di un anno Miralem è diventato il punto di riferimento della Juve di Allegri e si è preso Torino. L’erede designato di Pirlo, l’uomo dei momenti decisivi e dei palloni che scottano, viaggia al 14esimo posto nella classifica degli assist man della Serie A, l’ultimo nel derby. Ha fatto il salto di qualità in Champions, e la tesi di laurea contro il Barcellona, allo Stadium. Prestazione da campione assoluto, assist da fantasista e chiusure da mediano su Messi. Quinto giocatore più utilizzato da Allegri in stagione, 43 presenze e 8 reti per il bosniaco che stasera assaggerà l’accoglienza dei suoi ex tifosi, prima volta all’Olimpico da avversario. E per lo strano gioco del destino rischia di vincere il primo scudetto con la maglia della Juventus, nella sua Roma. A Torino si è ambientato alla grande; è sempre insieme all’amico inseparabile Benatia (i due sono vicini di casa), e dedica ogni momento liberi al figlio Edin.