IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Poteva essere la partita dell’anno, perché quest’anno la distanza con la Juventus si è accorciata. Poteva essere,ma non sarà, perché la partita del cuore giallorosso sarà Roma-Genoa, l’ ultima dell’ultimo campionato di Francesco Totti, il Capitano per sempre. Anche se non è stato ufficializzato, sentiamo con il cuore che le cose stanno così: la resistenza non può durare all’infinito, da anni Checco è sottoposto al fuoco amico. Qualcuno pensa che la sua immagine faccia ombra, qualcuno scrive che nessun allenatore può convivere con Totti. Bugiardi. Volete l’elenco di quelli orgogliosi di averlo allenato? Lo sappiamo a memoria. Levate Bianchi e Spalletti e chiedete agli altri, compresi i ct azzurri. Oggi c’è chi mente su una presunta differenza tra romanisti e tottisti, ma un tottista vero è romanista per definizione. Piuttosto, quelli che crocifiggono Totti sono tutti davvero tifosi giallorossi? Negli ultimi cinquant’ anni non abbiamo visto nessun giocatore della Roma come Totti. E sono passati grandi campioni stranieri. Eppure, nonostante le divagazioni, la partita di stasera è importante: è questione di orgoglio.