IL TEMPO (A. SERAFINI) - Per il momento sono state acquisite soltanto le prime informazioni, ma a ridosso dell’apertura ufficiale del mercato è sempre meglio farsi trovare in prima linea. Se poi l’obiettivo si chiama Patrik Schick allora si trovano ulteriori spiegazioni al viaggio romanista andato in scena ieri a Milano, dove la coppia Monchi-Massara si è intrattenuta per circa un’ora in un colloquio privato con Pavel Paska e Bruno Satin, i due agenti dell’attaccante più richiesto della Serie A. Un sondaggio iniziale che ovviamente ha posato la priorità sulle condizioni del ventunenne ceco, pronto a liberarsi dalla Sampdoria di fronte al pagamento di una clausola rescissoria fissata a 25 milioni. D’altronde, il giocatore non ha ancora scelto la destinazione futura, ascoltando nelle ultime settimane le proposte arrivate da Inter e Juventus in attesa che arrivi la miglior offerta economica nell’ambito di un’asta appena cominciata. La Roma si è quindi accodata alla fila, sapendo di poter mettere sul piatto proprio quei 25 milioni destinati nel recente passato all’operazione Kessie, ormai promesso sposo del Milan. Nonostante manchi ancora l’accordo definitivo tra i rossoneri e l’Atalanta (raggiunto invece quello con il centrocampista ivoriano), i giallorossi non sono più disposti ad accettare ulteriori ritardi, motivo per cui si cambierà obiettivo investendo altrove le risorse a disposizione. Al momento infatti Monchi non sembra essere ossessionato dalla fretta, continuando il lavoro di valutazione nelle lunghe liste stilate a Trigoria e aspettando di conseguenza di ufficializzare i maggiori margini di manovra grazie all’accesso diretto ai gironi di Champions League.
I tanti appuntamenti registrati ieri a Milano (almeno altri due incontri perlustrativi) sono soltanto il primo passo di un percorso che il diesse spagnolo spera di iniziare definitivamente dopo l’ultima sfida di campionato con il Genoa. La possibile conquista del secondo posto alimenterà probabilmente le aspettative societarie del mercato, ma non cambierà le carte in tavola nelle intenzioni di Luciano Spalletti, consapevole di dover affrontare la settimana più complicata dal suo ritorno sulla panchina giallorossa. Oltre all’attenzione mediati cache si concentrerà sul minutaggio riservato a Francesco Totti, l’ambiente dell’Olimpico difficilmente lo risparmierà dai fischi già avvertiti in più occasione da una parte del pubblico durante la stagione: tra una critica sulla gestione del numero 10 fino alle voci sempre più insistenti che lo vedranno a breve in sella alla nuova guida tecnica dell’Inter. L’indiscrezione lanciata martedì (neanche troppo velatamente) dal club nerazzurro non ha suscitato particolari reazioni da parte del tecnico toscano, rimasto in silenzio a Trigoria in attesa di concludere il travagliato anno romanista. Gli ultimi giorni di preparazione con la squadra sono stati rivolti soltanto all’attenzione della gara: Spalletti quindi è già preparato alla fredda separazione, ma non prima di aver raggiunto la qualificazione diretta in Champions League. Non ci sarà la fretta di rendere più chiara in pubblico la situazione, soltanto l’intenzione di lasciare il post gara con il Genoa al giusto tributo da regalare a Totti. Nel frattempo la Roma stringe il cerchio delle alternative: le maggiori certezze arrivate dalla disponibilità di Di Francesco non hanno però chiuso la ricerca della dirigenza giallorossa, che pur di non sbagliare è disposta ad aspettare ancora.