IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Dopo i tanti rifiuti, Adriano Galliani sembra aver cambiato idea. In questi giorni l’ad rossonero sta tessendo la sua tela per essere eletto in Lega serie A al posto di Maurizio Beretta. Galliani si è messo al lavoro per convincere gli altri presidenti a votare per lui. Nell’ultima assemblea, quella del 29 marzo, già la Juventus si era detta favorevole alla sua candidatura. Ora l’ad del Milan si è messo all’opera per raggiungere la soglia minima, ossia 14 voti. Un cambio di programma molto importante per un dirigente che in passato aveva già ricoperto la carica di presidente della Lega Calcio, prima della scissione della A con la B. Due giorni fa lo stesso Giovanni Malagò, numero 1 del Coni, si era espresso dalla parte di Galliani. Adesso sembra proprio che ci siamo.
TRA LE RIGHE Questa mossa dell’ad rossonero fa intuire due cose. In primis, che Fininvest è ormai vicina alla cessione del Milan a Li Yonghong. Il closing è fissato al 14 aprile, ma potrebbe essere anticipato di 24 ore, proprio nel giorno dell’assemblea in via Rosellini, che dovrebbe appunto eleggere Galliani a presidente della Lega serie A. In secondo luogo, il tentativo di Galliani fa capire come le squadre della massima serie non vogliano il commissariamento (scatterebbe l'8 aprile e sarebbe Carlo Tavecchio), nonostante la disponibilità di Ezio Maria Simonelli, attuale presidente tecnico