IL MESSAGGERO - Lorenzo Crisanto è stato il protagonista degli ultimi tre titoli della Roma di Alberto De Rossi. E pensare che a fine stagione 2014/15 era in procinto di seguire Federico Coppitelli alla Primavera del Frosinone. Ma il portiere toscano è rimasto in giallorosso, si è preso il posto da titolare a suon di prestazioni convincenti in Youth League (Barcellona e PSV su tutte), per poi diventare uomo copertina nelle Final Eight contro Inter e Juventus. La carriera alla Roma comincia grazie a Bruno Conti che lo strappa alla Fiorentina, il primo anno in giallorosso arriva in finale-scudetto con i Giovanissimi ma l’Inter vince ai rigori, poi conquista uno scudetto con gli Allievi e un altro con la Primavera con cui alza anche una Supercoppa e una Coppa Italia. Quest’anno la conferma da numero 1: classe ’98 non ha l’altezza di Donnarumma, ma è esplosivo, affidabile e si è guadagnato la prima convocazione in nazionale Under 20. Sogna un futuro alla Joe Hart, suo idolo, nasce tifoso rossonero ed è molto legato al nonno che lo ha instradato nel ruolo di portiere. Una scelta azzeccata.