IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Non bisogna sottovalutare Roma-Atalanta di oggi: è una partita molto importante per il nostro campionato. Inutile pensare in anticipo all'ultimo derby, o allo scontro diretto con la Juventus, se non si vince oggi. Il secondo posto è ancora in alto mare, visto il calendario del Napoli, decisamente più agevole. E quel secondo posto sarebbe l'unico obiettivo consistente del campionato giallorosso quest'anno. La partita ha molti motivi per diventare difficile: intanto la forza dell'Atalanta, che abbiamo già sperimentato a Bergamo, dove abbiamo subito una rimonta incredibile, ma anche indiscutibile. Quello nerazzurro è un gruppo foltissimo di giovani talenti, guidati da un allenatore che potrebbe andare bene anche sulla panchina giallorossa e con quel Kessié che la Roma vuole allenare. Mettete nella miscela che l'Atalanta, antico feudo bianconero, gioca sempre alla morte contro noi e capirete che oggi saranno 90 minuti di battaglia. Dal nostro fronte arrivano notizie deprimenti: l'allenatore è più fuori che dentro e cosi De Rossi, infortunato e ancora senza contratto. Il capitano di 25 partite sta faticando a rinnovare l'ingaggio, perché la A.S. Roma ci pensa. E così, con Florenzi fuori gioco ancora a lungo e il Capitano Totti intristito in panchina, abbiamo perso anche quel tocco di romanità che era una caratteristica forte della squadra. Proveremo i giovani? Forse nel gioco dei prestiti, ma non sono discorsi per oggi. L'Atalanta non consente distrazioni e ce ne sono già state troppe finora.