ILPOSTICIPO.IT - E’ tornato per giocare, segnare e vincere. Gli sono bastati meno di due mesi per fare tutto. Gianluca Scamacca è stato l’uomo più decisivo del Sassuolo Primavera che ieri vinceva il primo storico Torneo di Viareggio della sua storia: un gol agli ottavi contro la Fiorentina, uno ai quarti contro l’Inter, il rigore decisivo nella lotteria dal dischetto in semifinale, contro il Torino, impresa ripetuta pure ieri in finale contro l’Empoli, cui aveva già segnato il gol del 2-2 al 34′ del secondo tempo. Da Viareggio (ri)parte la rincorsa di uno degli attaccanti più promettenti del panorama giovanile italiano, che sembrava essersi interrotta dopo la fuga ad Eindhoven. Lo avevamo perso, si era perso. Il Sassuolo ce l’ha riportato e ora se lo gode.
Il viaggio di Scamacca parte da Roma, dov’è nato nel 1999. Non dalla Roma però, sua squadra del cuore. A 10 anni è la Lazio a prelevarlo dalla Cisco Roma. In biancoceleste rimane per 4 anni, fin quando non arriva la chiamata di Roberto Muzzi; lo vuole nei Giovanissimi giallorossi ad ogni costo. Gianluca riabbraccia la sua fede e sull’altra sponda del Tevere inizia a fare grandi cose. E’ più bravo degli altri e, soprattutto, molto più alto. Nel 2015 vince il campionato Allievi da assoluto protagonista, segnando il gol decisivo contro la Juve nella finale scudetto. Sembra l’incipit perfetto per una bellissima storia in giallorosso, invece no. Nel gennaio 2015, a 16 anni appena compiuti, saluta Roma e l’Italia per andarsene in Olanda, al PSV precisamente. Una brutta storia, una fuga in piena regola, col ragazzo che parte senza comunicazioni alla società e il PSV che comunica alla Roma il trasferimento via SMS; al club della Capitale va un premio di preparazione pari a 200 000 euro.
Ad Eindhoven, invece, non è andata come pensava, la giovanissima età ha pesato tantissimo sulle tempistiche d’ambientamento. Il richiamo della patria era forte e a gennaio ha preso la forma e il colore neroverde del Sassuolo, vera oasi per i giovani italiani, che decide di investire circa 600 mila euro per fargli fare il viaggio di ritorno. Due gol in sei presenze nel campionato Primavera, l’apoteosi nel Viareggio. Ok, il prezzo era più che giusto.