Via alla rianimazione dello stadio Flaminio. Grazie alla doppia sponda del Coni e del Campidoglio entro fine anno la Fir (Federazione italiana rugby) fermerà lo scempio sull’opera griffata Nervi grazie ad un impegno di 15 milioni di euro che le istituzioni, sportive e non, si sono impegnate a rastrellare entro un mese.
Il Comune, attraverso l’assessore allo sport Daniele Frongia, ha depositato domanda per il bando «Keeping it Modern» della Getty Foundation, fondazione con sede a Los Angeles che intende finanziare i progetti volti al mantenimento del patrimonio architettonico moderno. L’esito del bando è atteso per fine mese, ma da quanto filtra si tratta adesso di capire solo quanti dollari andranno a coprire la stima della quindicina di milioni fatta dal Coni e dalla Fir, al resto penseranno gli sponsor. La strutturà sarà destinata al rugby femminile, alle giovanili e al seven disciplina olimpica. Mentre la Nazionale, quella del Sei Nazioni che ha bisogno di sede da 50 mila posti, resterà all’Olimpico anche se la kermesse più famosa d’Europa iniziò la fase a sei proprio lì, al Flaminio nel 2000. La Fir riuscirà anche ad incastonarvi la nuova sede federale, cioè a mettere una presenza fissa a garanzia dell’impianto.
(corsera)