IL TEMPO (A. SERAFINI) - L’operazione rimonta passerà per lo stadio Olimpico, il teatro che accoglierà la Roma per provare l’impresa di raggiungerei quarti di finale di Europa League. L’attesa sfida con il Lione in programma domani non sta comunque registrando successo al botteghino, fermo ai circa 22.000 tagliandi staccati fino alla tarda serata di ieri. Un processo in linea con i numeri stagionali, che ha portato l’impianto capitolino a svuotarsi come nessuno in Italia. Motivo per cui il club giallorosso ha accettato di buongrado la proposta arrivata da par tedi Sky, che attraverso l’offerta Extra (dedicata a tutti gli abbonati che hanno stipulato il contratto con l’emittente satellitare da almeno un anno) permetterà ai tifosi giallorossi di acquistare un biglietto di Tribuna Tevere e Tribuna Monte Mario con un sconto del 50%. Un’operazione condivisa per spingere la squadra verso il passaggio del turno (la Roma è l’unica squadra italiana rimasta nell’Europa League trasmessa in esclusiva da Sky, anche in chiaro su Tv8) anche dopo l’ennesimo appello lanciato da Spalletti nel post partita di Palermo, perché «senza l’aiuto del pubblico, allora diventa tutto più difficile». Al momento, aspettando nelle prossime ore gli ultimi dati della vendita libera, difficilmente si riuscirà a scavalca re il muro delle 35.000 presenze, dato più che ottimistico in base alle proiezioni dei giorni passati. Certamente non saranno presenti i gruppi organizzati della Curva Sud, fermi nella protesta e nell’intenzione di continuare a disertare l’Olimpico finché non verranno rimosse del tutto le barriere divisorie presenti all’interno delle curve.
Ora sono più basse, ma ci sono ancora. Il crollo di presenze del pubblico romanista però non sembra essere legato soltanto alla posizione degli ultras, una piccola parte rispetto ai numeri complessivi che continuano a segnare defezioni importanti in ogni settore dello stadio. Oltre alle difficoltà logistiche legate al raggiungimento dell’impianto (parcheggi scomodi, controlli serrati nelle aree di pre-filtraggio) trai tifosi rimane un tema d’attualità anche il caro prezzi, elemento però che non può spiegare in pieno il fenomeno «romanista», soprattutto se paragonato con i tariffari utilizzati da altri club italiani. I 50 euro richiesti per una curva del San Paolo prima della super sfida di Champions con il Real Madrid non hanno scoraggiato infatti i tifosi napoletani nel riempire lo stadio in ogni ordine di posto, prezzi praticamente raddoppiati rispetto a quelli imposti dalla Roma per la sfida con il Lione (25 euro una curva, 35 per i distinti). Chissà se le cose cambieranno in vista della seconda impresa che i giallorossi dovranno affrontare il 4 aprile nel derby di ritorno che assegnerà il posto per la finale di Coppa Italia. Le istituzioni valuteranno anche l’ipotesi di rimuovere le barriere nelle curve entro la fine di marzo, scenario che potrebbe convincere i gruppi della Sud ad interrompere la protesta e tornare sugli spalti dell’Olimpico proprio nella sfida con la Lazio. Un primo passo verso un’inversione di tendenza, che la Roma ritiene ora più che mai necessaria.