IL TEMPO (A. SERAFINI) - La corsa contro il tempo è un processo che ogni atleta fatica a superare. A prescindere dalla disciplina. Un argomento difficile da affrontare anche per Fabrizio Donato, triplista quarantenne delle Fiamme Gialle, fresco vincitore della medaglia d’argento agli ultimi Europei Indoor di Atletica. Classe’76 come Francesco Totti, Donato dedica un pensiero al capitano romanista, uno di quelli che come lui è riuscito a superare la barriera dell’età, cancellata dalle prestazioni e dai successi sportivi: «Posso immaginare la fatica che sta provando Francesco per le esclusioni. Il mio è uno sport individuale, vai in campo sempre al di là di come va la gara. Nel caso di Totti è diverso perché c’è un mister che prende delle decisioni e stare seduto in panchina non è proprio il massimo per un grande campione». Questione di affinità elettive ma forse non solo: «Mi rivedo in lui – continua il triplista in una intervista rilasciata ai microfoni di Radio Radio – in passato ho avuto degli infortuni e stando fuori ho faticato tantissimo. Sono comunque fiducioso. perché quando Francesco sarà ancora chiamato in causa farà la differenza come ha dimostrato in passato». All’orizzonte quindi non è esclusa l’ipotesi di un incontro, magari organizzato in una visita di cortesia a Trigoria per parlare del loro futuro: «Mi piacerebbe parlargli e confrontarmi con lui, forse riusciremmo a tirare fuori qualcosa di interessante. Nonostante le esperienze diverse in due sport diversi, potremmo allungare ancora le nostre carriere. Potremmo organizzare qualcosa di carino, chissà».