A Luciano Spalletti non è poi piaciuta così tanto l’uscita del giorno prima di Stefano Pioli, in cui il tecnico nerazzurro sottolineava le differenze dei rigori concessi a Roma e Inter («A loro 12 e a noi solo 2. La differenza è notevole. Dicono che alla fine dell’anno di solito le cose si bilancino, non lo so…»). Spalletti ci pensa un po’ su, poi replica così: «È stato fatto un lavoro certosino per aiutare la classe arbitrale nelle cose in cui non sono contenti. Non ho capito bene a cosa si riferisca. Di certo c’è che nelle 19 partite con me della scorsa stagione la Roma ha avuto un solo rigore, ma qui nessuno ha chiesto qualcosa o fatto abbinamenti con le altre squadre. Se loro (l’Inter, ndr) vogliono chiedere qual cosa usando noi, visto che sono bravi e devono prendersi un handicap, noi – che siamo un po’ più deboli – non sappiamo cosa fare».
Il messaggio è abbastanza chiaro. Per Spalletti l’Inter sta evidentemente cercando di mettere le mani avanti subito, per poi raccogliere qualcosa dopo. E cioè stasera. In mezzo l’allenatore della Roma ci mette però anche i complimenti per il tecnico («Nel mondo del calcio lo sanno tutti quanto sia bravo e capace Pioli») e per la squadra avversaria: «Ha qualità e fantasia. E vince partite da tanto». E poi una pennellata per il futuro, sempre bypassando la sua situazione contrattuale: «Ora che sappiamo che lo stadio si farà, la Roma in futuro sarà una squadra ancora più ambita. Se aiuterà a convincermi? Io le mie cose le ho già dette e sono sempre le stesse. Lo stadio poi si farà tra 3 o 4 anni, io non so se sarò morto o no».
(gasport)