LA REPUBBLICA (G. CARDONE) - Un derby al mese, brividi e notti tese. Il nuovo proverbio è questo, visto che la partita più sofferta dai romani si giocherà 3 volte in 61 giorni: il primo marzo Lazio-Roma l’andata delle semifinali di Coppa Italia, il 4 o 5 aprile Roma-Lazio il ritorno, poi il 30 aprile Roma-Lazio di campionato. Stress & sfottò, si salvi chi può (stavolta la rima è casuale). I romanisti più fiduciosi la vedono come un’occasione per pareggiare un conto che fa male: nella stagione ‘97-‘98 la Lazio vinse quattro derby su quattro, evento unico nella storia. E la Nord, alla fine del quarto (8 marzo ‘98), dedicò uno striscione sadico ai tifosi giallorossi: “Tranquilli, siete su scherzi a parte”. Ecco, la Roma dopo il 2-0 del 4 dicembre scorso sogna il filotto della rivincita. Poi nelle semifinali di Coppa Italia ci sarebbe da riscattare il famoso 26 maggio, ma in questo caso i laziali sostengono che rivincita non ci può essere: in palio non ci sono trofei, nessuno alza coppe sul volto dell’altro eccetera. Di sicuro, quattro anni dopo, una romana approderà nella finale di Coppa Italia, vinta 9 volte dai giallorossi e 6 dai biancocelesti. I laziali già si preoccupano che nella prossima sfida non ci saranno gli squalificati Lulic, Radu e Patric, mentre i cugini recuperano Florenzi. Si consolano pensando che il cammino da qui al 1 marzo sarà più complicato per la squadra di Spalletti: 6 gare contro 4, compresi i confronti di Europa League con il Villarreal. E poi la tensione da derby può sottrarre energie nel duello per lo scudetto, tanto più che prima e dopo la Roma affronterà Inter (il 26 febbraio) e Napoli (4 marzo), mica squadrette. In compenso, la Lazio in corsa per l’Europa dovrà vedersela proprio con la banda Sarri subito dopo il derby di ritorno di Coppa. Periodo intenso, si è capito.
Roma e Lazio tra sogni e incubi: lo stress dei tifosi per altri tre derby
03/02/2017 alle 14:22.
Fosse per la Rai, che detiene i diritti tv del torneo, le prossime due stracittadine si giocherebbero di sera. Questione di audience, ovvio. Basti pensare che Inter-Lazio è stata vista da 5,5 milioni di spettatori (battuta l’Isola dei Famosi su Canale5). Invece la prefettura non intende derogare dalla “legge” del pomeriggio: dopo l’8 aprile 2013, il derby si è giocato 6 volte alle 15 e due alle 18. Probabilmente la divisione delle tribune sarà identica alla finale 2013: Monte Mario ai romanisti, Tevere ai laziali. E magari senza barriere nelle curve, se nella riunione di martedì prossimo al Viminale verrà ufficialmente deciso di rimuoverle entro la fine del mese. In questo caso, lo scenario tornerà all’altezza di una partita famosa nel mondo anche per la spettacolare cornice di pubblico. E si affronteranno in semifinale di Coppa Italia, Roma e Lazio, per la seconda volta: nel 2002-2003 andò bene ai giallorossi, in vantaggio per 9 vittorie a 6 nelle 18 gare fin qui giocate (3 i pareggi). Totti vuole infrangere il suo tabù personale: è il romanista che ha segnato di più alla Lazio, ma in Coppa mai. A sua volta la Lazio deve interrompere la serie negativa dopo il 26 maggio: 2 pari e ben 5 sconfitte, di cui le ultime 4 consecutive. Nella storia era già successo tre volte, ma quattro derby in una stagione sono una punizione eccessiva per due tifoserie stressate che questa partita non la giocherebbero mai.