IL TEMPO (A. SERAFINI) - Comincia la salita e di conseguenza la parte più dura del percorso per la Roma e per Spalletti, volati in Spagna per dare seguito ad una consapevolezza da acquisire anche in ambito internazionale. La sfida di stasera in Europa League con il Villarreal apre quindi un nuovo fronte sulla stagione giallorossa: «Siamo qui perché dopo un buon girone ci siamo meritati di giocare partite come questa – la conferma del tecnico – anche se avrei preferito incontrare il Villarreal più avanti. Loro sono una squadra forte, che ha ottimi giocatori e gioca un buon calcio. Prendono pochi gol, perché sono corti in campo e hanno un grande equilibrio. Una caratteristica che troviamo spesso in Spagna». Nella preparazione alla gara, impossibile non concedersi qualche calcolo, anche di fronte a chi gli chiede con quale atteggiamento tattico la squadra scenderà in campo stasera: «Dobbiamo fare risultato nella partita d’andata, i giocatori non possono nascondersi. Il nostro è un calcio ricercato per vincere, loro hanno la capacità di giocare di rimessa e poi ripartire. L’obiettivo è segnare e mantenere alta l’attenzione». D’altronde l’alto numero di gare ravvicinate con avversari di livello, costringe Spalletti a buttare un occhio sul futuro, perché un risultato positivo nella gara di andata potrebbe aiutare la scelta delle soluzioni nelle prossime gare: «Il turn over ragionato è una possibilità concreta, magari proprio in vista del campionato. Le difficoltà maggiori vengono registrate da chi finora ha giocato meno, le cose cambiano se si hanno 2 giorni invece di 5 per recuperare».
Al momento quindi non si annunciano novità di formazione, con Lobont, Gerson e Vermaelen che a causa della panchina ridotta vedranno la gara dalla tribuna: «Posso dirvi che questa la giocherà Alisson -l’unica indicazione di Spalletti – poi sui portieri si vedrà in futuro quello che succederà. Dzeko indispensabile? Non abbiamo un altro giocatore con le sue caratteristiche, ma ci possiamo affidare anche a soluzioni differenti soprattutto ora che è tornato Salah. A prescindere da chi giocherà, sono convinto che sarà una partita bella da vedere anche per il calore di uno stadio particolare». Sfruttando l’occasione, il tecnico toscano lancia un’ indicazione precisa anche sulle evoluzioni del progetto che la società sta portando avanti nella capitale: «Da quello che ho capito, lo stadio della Roma si farà».
Saranno circa 2000 invece i tifosi giallorossi (1700 i tagliandi staccati per il settore ospiti) presenti stasera all’interno spagnolo, una spinta in più per ribaltare le statistiche dell’unico precedente tra le due formazioni: nella stagione 2003/2004, fu proprio il «sottomarino giallo» ad affondare i sogni europei (ottavi di finale di Coppa Uefa) della Roma di Capello. Numeri su cui si è appoggiato in giornata anche il tecnico avversario Escribà: «Il Villarreal ha sempre fatto bene con le italiane, ma avrei preferito non incontrare subito la Roma, una delle favorite per la vittoria finale».