Avere un centravanti giunto al 28° gol stagionale, con 6 doppiette e 2 triplette, a segno da 7 partite di fila, è tanta roba. Edin Dzeko è diventato un terminator implacabile. «È una delle partite più belle della mia carriera. Porto a casa il pallone per regalarlo a mia figlia Una, a cui dedico la tripletta. Siamo stati fantastici. Dietro non abbiamo lasciato niente, davanti abbiamo fatto 4 gol. Il Villarreal è una squadra forte, ma noi abbiamo fatto un’ottima partita. Qui il Barcellona ha stentato? Sono partite diverse. Anche noi qualche volta lasciamo punti fuori casa in campionato con le piccole, ma non è lo stesso. Oggi abbiamo dimostrato quanto siamo forti. Io? Sono sempre stato così. Certo, l’ultima stagione è stata un po’ diversa, ma ora voglio dimostrare anche di più. Vincere la coppa? Ci sono tante partite e anche questo turno ancora non è finito...».
«Ha fatto la differenza – il commento di Spalletti –. Il calcio italiano lo ha migliorato. Lui è un ragazzo sensibile con un carattere un po’ particolare, sente le responsabilità. Quando le cose non sono andate bene era il primo a starci male, però ha cominciato a far vedere le sue qualità. È un giocatore, che ha anche personalità. Deve riuscire a trovare il suo equilibrio e la sua tranquillità, poi diventerà fortissimo». Abbastanza anche per vincere l’Europa League? «Noi di certo non ci tiriamo indietro». Dagli Usa arriva il commento del presidente James Pallotta: «Forse è stata la mia Roma più bella di sempre».
(gasport)