IL TEMPO (A SERAFINI) - È tutta una questione di tempi e in questo caso anche di ruoli. Anche se l’obiettivo finale non può che essere condiviso da entrambe le parti, Luciano Spalletti lancia un altro monito sull’attesa del mercato romanista: «Ci stiamo lavorando, sto con la società e con i miei giocatori, ma il problema arriverà a febbraio quando in 40 giorni affronteremo 11-12 partite. Se in quel momento non hai il numero giusto di calciatori non ne esci». Un invito alla fretta che Massara può soltanto raccogliere, nonostante le realistiche difficoltà di dover centrare l’obiettivo giusto con limitare risorse economiche a disposizione. Il continuo sali scendi nella trattativa con il West Ham per Feghouli ha registrato infatti un altro inevitabile ritardo: di fronte alla probabile partenza di Payet e alla distanza economica tra domanda e offerta per il prestito oneroso, il club inglese ha deciso di respingere il primo assalto giallorosso, rimandando tutto a questa settimana. Nel frattempo Massara studia soluzioni alternative (anche in Francia) mantenendo in vita le trattative finora avanzate.
L’allontanamento di Feghouli non ha ancora messo fine alla questione (l’algerino rimane il preferito del diesse) così come per Jesé, anche se le incertezze dello spagnolo (che spinge per tornare all’amato Las Palmas) vengono identificate a Trigoria come un segnale di scarso carattere e competitività del ragazzo. Poi c’è il fattore esperienza, che Spalletti è tornato ad evidenziare prendendo in esempio il possibile arrivo nella capitale del giovane Musonda: «Mi sembra una soluzione difficile». Nei prossimi giorni quindi arriverà la nuova mossa che indicherà il mercato romanista: riaprire il canale per Feghouli o abbandonarlo definitivamente per spostare le forze su un obiettivo a sorpresa. Non ce ne saranno a breve invece per Manolas, come confermato dal dg Baldissoni: «Stiamo discutendo sul rinnovo, in questo momento non ci sono discorsi relativi alla sua partenza».