Dopo il successo di Genova, la Roma è a caccia di conferme per invertire definitivamente la tendenza lontano dall'Olimpico. Del rendimento esterno colpisce soprattutto questo: per tre volte i giallorossi sono rimasti senza gol (a Firenze, Empoli e a Torino contro la Juve). Fatto insolito per una squadra abituata a costruire tanto.
Per i gol la Roma conta su Edin Dzeko, che ha appena chiuso il girone d’andata più prolifico della sua carriera: 13 gol. E un dato benaugurante: dal 2008 in poi, l’attaccante bosniaco ha quasi sempre fatto meglio nei gironi di ritorno. Tralasciando la stagione del cambiamento in corsa tra Wolfsburg e Manchester, solo nel 2011-12, la prima intera al City, il bosniaco ha peggiorato il suo rendimento sotto il profilo realizzativo. Ce n’è abbastanza per sperare
La Roma di oggi ha idee numerose ma uomini contati. Tra questi di sicuro c’è El Shaarawy, che sembra lo Dzeko della stagione scorsa: entra ed esci, continuità questa sconosciuta. Ma tanta voglia di metterci la firma come accaduto con il Chievo prima di Natale. Spalletti lo lancia e intanto fa scaldare Totti, che cerca l’esordio nel 2017: praticamente impossibile vedere oggi il capitano dall’inizio, ma il suo contributo di minuti è lì, pronto per essere sfruttato. C’è Udine, la Samp in Coppa Italia e il Cagliari: (almeno) una di queste tre sarà anche la gara del capitano.
(gasport)