IL TEMPO (A. AUSTINI) - La Juve vuole Paredes, Paredes vuole la Juve, la Roma è disposta a venderlo alla Juve. Tre indizi in attesa della prova che deve arrivare entro domani, il giorno in cui si chiude il calciomercato di gennaio. Una trattativa avanzatissima, ma che tutti vogliono condurre sotto traccia per la sua delicatezza. In mezzo alle due società c’è Pablo Sabbag, l'agente dell'argentino che a Milano ha ricevuto la proposta dei bianconeri e l'ha girata ai giallorossi, ricevendo un ok di massima. Cosa manca? Che la società di Agnelli metta per iscritto offerta, la recapiti a Trigoria e attenda la risposta. Se i milioni di euro sono quelli promessi, più di 20, Pallotta è convinto che sia un affare da chiudere, nonostante l'acquirente sia il più odiato dai suoi tifosi e rappresenti il rivale da battere in campionato.
Fino a ieri, la Juventus non ha presentato la proposta per Paredes direttamente alla Roma. Questo continuano a sostenere dalle parti di Trigoria, dove oggi si riuniranno di nuovo i dirigenti. Lo stesso giocatore, interrogato a Genova sulla possibilità di restare in giallorosso, ha fatto un cenno affermativo con la testa. Ma un segnale arrivato ieri in tarda serata conferma che l'operazione in dirittura d'arrivo . La Juventus, che fino a domenica ripeteva in via ufficiosa «ma quale Paredes? Sono loro ad offrircelo», ha cambiato il tiro: «Se la Roma ce lo dà, lo prendiamo».
Oggi è il giorno in cui le intenzioni di tutte le parti vanno concretizzate. I tempi sono strettissimi e resterebbe solo domani per le visite mediche e le firme. Se nelle interviste del prepartita l'ad bianconero Marotta ha preferito glissare, il dg romanista Baldissoni non ha potuto dir altro che «non abbiamo ricevuto offerte ufficiali per Paredes da nessuna squadra». Spalletti, dopo il tonfo di Genova, ha aggiunto: «Spero non vada via e non voglio nessuno, si dice mercato di riparazione ma io non devo riparare nulla. Kessié? Ne ho sentito parlare e se non sbaglio riguarda il prossimo anno». Il club giallorosso aspetta e non può far altro: la cessione di Paredes è infatti una mossa essenziale per rendere il bilancio compatibile con i paletti del fair play finanziario. E l'investimento su Kessié non si può fare prima di luglio.
Intanto un’altra cessione e stata decisa. Come previsto, Gerson passa al Lille in prestito gratuito fino al giugno 2018, con diritto di riscatto fissato a 18 milioni. Qualora fosse esercitato, la Roma rientrerebbe della spesa fatta per acquistarlo, realizzando anche una plusvalenza. Vanno solo limati gli ultimi dettagli: si sta provando a «spostare» una parte della cifra sul prestito oneroso, abbassando il prezzo del riscatto. E il sostituto? Se parte anche Paredes, arriverà di sicuro un centrocampista. Con la sola cessione di Gerson, non è detto. La Roma punta ancora su Donsah, ha l'accordo col giocatore, manca però il sì del Bologna. Nel caso, un'alterativa si troverà. Tipo Baselli.