IL TEMPO (E. MENGHI) - Nulla di nuovo, molto di cui preoccuparsi. Il crollo di presenze negli stadi della Serie A sembra senza fine e i dati rilevati dopo la 18esima giornata di campionato sono a dir poco negativi: la Roma ha perso il 17,8% di pubblico rispetto alla passata stagione e ha una media di appena 28.910 spettatori, mentre la Lazio ha subito un calo minore, del 7,5%, ma colleziona meno tifosi in media a partita (19.456). E’ più pieno l’Olimpico granata di quello biancoceleste, e la cosa non può non sorprendere: il Torino registra 19.639 presenze ed è in aumento dell’1,3%. Le barriere nell’impianto capitolino hanno sicuramente contribuito all’abbassamento rilevato dall’Osservatorio Calcio Italiano sul database di Stadi a post cards, ma anche lo scorso anno le curve erano divise con dati sì in calo rispetto al passato ma mai così bassi. Eppure la Roma viene da un 2016 da record e la Lazio è quarta in classifica contro ogni previsione iniziale: le prestazioni e i risultati nelle gare casalinghe dei due club romani sembrano non influire sui numeri registrati ai tornelli.
Milano va contro tendenza, Inter e Milan sono rispettivamente al primo e al secondo posto di questa speciale graduatoria con 43.595 e 42.501 presenze. I rossoneri hanno incrementato il dato della passata stagione del 12,3% e non a caso il derby della Madonnina detiene il primato di match con il maggior numero di presenze allo stadio, ben 77.882. La Juventus con 40.122 spettatori (in uno stadio che ne contiene 41.507) vanta il terzo miglior score in Serie A e un +3,8% sul campionato 2015/16. Vertiginoso calo al San Paolo di Napoli: -22,3%, peggio della Roma, e poco più di 30 mila posti occupati in media. Spettatori in flessione anche per Fiorentina (26.031, -9.4%), Genoa (21.169, -0.9%) e Sampdoria (20.362, -7.3%), in generale si registra un crollo dell’1,7% rispetto al dato finale dello scorso campionato: da 22.221 a 21.833. Il peggior risultato dell’ultimo quinquennio.
