LAROMA24.IT - Il 2016 della Roma si chiude con il sorriso. I giallorossi battono per 3-1 il Chievo e approfittano dei ko di Lazio e Napoli per blindare il secondo posto. Aspettando la Juve, che ha una gara da recuperare per via della Supercoppa, Spalletti e i suoi riaccorciano a -4 dai bianconeri. La corsa allo scudetto ripartirà nel 2017 e i giallorossi, che arrivano sulla scia di numeri da record, devono farsi trovare pronti a sfruttare eventuali cadute della capolista.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
La squalifica di venti giorni data a Lulic per le frasi su Ruediger è un vero e proprio capolavoro d'ipocrisia. Impossibile pensarla diversamente, visto che il giocatore della Lazio la sconterà durante la sosta natalizia e salterà solo una gara, quella dell'8 gennaio, contro il Crotone. Una pena, quella comminata dalla Procura Federale, con l'avvallo della Procura Generale dello Sport, che lascia perplessi. Nulla da eccepire sul fatto che il giocatore abbia patteggiato e la Procura non abbia ritenuto razziste le sue affermazioni, bensì soltanto lesive e offensive. A lasciare basiti sono le tempistiche, poiché squalificarlo durante la sosta equivale a non squalificarlo. Un escamotage che salva la coscienza ma non la faccia e la credibilità della Procura Federale. Sarebbe stato meglio non sanzionarlo affatto, se ritenuto non colpevole. In questo modo si è soltanto creato uno scivoloso precedente per eventuali casi che potrebbero ripetersi in futuro. Questa squalifica è un'occasione persa per evitare ombre e pregiudizi sul sistema calcio. Il campionato ha chiuso il 2016 come meglio non poteva. In attesa dei recuperi di Juventus e Milan, la Roma ha ottenuto un doppio risultato. Ha reagito alla sconfitta con la Juventus e il punteggio non rende merito alla netta supremazia e alle tante occasioni create contro il Chievo. Soprattutto la squadra di Spalletti ha allungato sulle concorrenti: + 3 dal Napoli e + 4 dalla Lazio.
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IL TEMPO (T. CARMELLINI)
Tutto come da programma, compreso il momento di «bambola» che sporca, seppur di poco, una serata altrimenti perfetta. Niente di nuovo sotto l'albero. L'aria del Natale non cambia la Roma ancora una volta costretta a fare i conti con se stessa, ma che alla fine raccoglie un meritato successo pieno che sembra ancora più bello grazie al pari del Napoli a Firenze. L’anno si chiude con un secondo posto blindato (a -4 dalla Juventus, aspettando il recupero dei bianconeri) e la consapevolezza che questa squadra può ancora puntare a qualcosa: sempre Juve permettendo s'intende. La differenza ancora c'è e s'è vista tutta nello scontro diretto vinto dai bianconeri a Torino, ma la squadra di Spalletti deve restare sul pezzo concentrata pronta a sfruttare un eventuale passo falso (che al momento appare piuttosto improbabile) della capolista. E, soprattutto, evitare di incappare nei soliti errori. Anche ieri gioca trentasei minuti a una porta, mettendo il Chievo spalle al muro dall'inizio della gara, poi al primo contropiede buono prende un gol incredibile. Bruno Peres sembra un pivello, Szczesny gli vorrebbe mettere le mani al collo ma si trattiene: e fa bene. Perche poi ci pensano El Shaarawy, Dzeko e Perotti a rimettere al loro posto le cose: ma che fatica, quanto stress inutile accumulato. Tutta roba che comunque adesso scivola via con l'euforia di questo fine anno in crescita che ridà stimoli e voglia. Un clima che s’era già respirato nei giorni scorsi, con «cambi di rotta» impressionanti sulla carta stampata, vecchi detrattori in cerca di riabilitazione (a suon di querele) e cene a dir poco... insolite. E Natale e si e tutti più buoni. Giuro!
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GAZZETTA DELLO SPORT (A. SCHIANCHI)
Dopo la sconfitta contro la Juve si rialza la Roma, anche se deve faticare parecchio per piegare il Chievo. Ora i giallorossi sono a quattro punti dai bianconeri, che dovranno recuperare la partita contro il Crotone. La questione scudetto, considerate le forze in campo, non pare in discussione: Juve nettamente superiore. Però la Roma ha dimostrato di riuscire a superare il trauma del k.o. di Torino in pochi giorni: in altre circostanze avrebbe impiegato più tempo e, magari, tutto l’ambiente si sarebbe lasciato coinvolgere da polemiche tanto inutili quanto dannose. Questa volta, invece, Spalletti ha cucito in fretta le ferite e ha lavorato con saggezza sull’aspetto psicologico. L’impressione è che, più che guardare davanti, alla Juve che vola, la Roma debba tenere d’occhio il cammino del Napoli, vera insidia per il secondo posto.
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LA REPUBBLICA (M. CROSETTI)