Il no della questura: "Niente seduta a porte aperte". E Salah dà forfait

02/12/2016 alle 13:44.
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LA REPUBBLICA (P. BOCCACCI/F. FERRAZZA) - Niente allenamento al Tre Fonta-ne per la Roma. Nessuna possibilità per i tifosi di assistere a una seduta a porte aperte, contrariamente a quanto da Trigoria avevano invece annunciato ed era stato ufficiosamente fissato per domani pomeriggio. È stata la a imporsi all’interno di un Tavolo tecnico andato in scena ieri con i vertici del club. E la società giallorossa, a malincuore, non ha potuto far altro che prendere atto delle disposizioni: inesistenti i margini di trattativa, per una situazione che avrebbe addossato ai giallorossi delle responsabilità – dal punto di vista dell’ordine pubblico – non sostenibili. Alla base del veto imposto dalla , ci sarebbe la scarsa capienza dell’impianto: l’agibilità, al momento, di una sola delle due tribune, con la possibilità di ospitare 1500 persone, a fronte di una previsione d’affluenza del triplo. Poi la riapertura del Luneur, che rende caotica la zona il sabato e la concomitanza con una partita di rugby che si giocherà su un campo adiacente. A questo si aggiungono le preoccupazioni legate ai pochi uomini delle forze dell’ordine che potrebbero essere impiegati, visto che saranno dislocati, sin da domani, nei seggi referendari. Impossibile pensare a Trigoria, visto che nel centro sportivo l’agibilità della tribunetta è di sole 500 unità. Delusione tra i tifosi, che hanno ieri visto i laziali festeggiare e caricare la squadra in tremila a Formello.

Salta la rifinitura al Tre Fontane, e salta ufficialmente la presenza di al derby. La caviglia faceva ieri ancora molto male all’attaccante, che non riuscirà a recuperare per la sfida di domenica. sta quindi pensando a un cambio di modulo: dal suo tradizione al 3-4-1-2: al posto di potrebbe quindi giocare Peres.

Sul fronte stadio il terzo incontro tra i vertici del Campidoglio, il vicesindaco Frongia e gli assessori Berdini e Meleo, e quelli della Roma, che doveva tenersi questa mattina, è stato rinviato alla prossima settimana, ufficialmente per gli appuntamenti del referendum. Il vero motivo? La sindaca vuole scendere in campo personalmente nella discussione del progetto e nella trattativa sulle cubature, che sembra in uno stadio molto avanzato, tra la società e la sua giunta. E poiché oggi ha altri impegni, la riunione slitterà. La presenza della Raggi, che sul nuovo impianto della Roma, ha sempre avuto posizioni “morbide”, dovrebbe rafforzare i favorevoli alla mediazione, guidati dal vicesindaco, rispetto alle posizioni invece più intransigenti dell’assessore all’Urbanistica Berdini, che ancora lunedì ha pubblicamente ribadito che vuole cancellare i tre grattacieli dal piano. “Sulle torri” ha detto “non sono disposto a fare passi indietro”. Mentre il Consorzio del nuovo stadio propone di abbassare proporzionalmente le cubature del Business Park, senza però stravolgere il progetto già all’esame della Conferenza dei servizi in Regione.