Allegri e Spalletti sono tecnici in movimento, sempre alla ricerca di nuove soluzioni per le rispettive squadre. Allegri non vuole cambiare lo spirito guerriero della sua Juve, ma vorrebbe anche cucire addosso un vestito più elegante; Spalletti, al contrario, vuole una Roma capace di sporcarsi e vincere anche giocando male: caratteristiche fondamentali in una competizione lunga come il campionato.
Ruolo fondamentale nelle loro visioni è il trequartista: Allegri lo ha chiesto e la dirigenza gli ha comprato Pjanic. Dopo avergli fatto fare un giro in tutti i ruoli del centrocampo adesso il tecnico juventino ha capito che lo sviluppo tattico della sua sqaudra può essere il 4-3-1-2 o il 3-4-1-2. Spalletti aveva proprio il bosniaco ma il suo trequartista ideale è Nainggolan, come lo era Perrotta nella sua prima epoca romana.
Il centravanti è un punto di contatto tra i due tecnici: Spalletti ora ha Dzeko e gli ha fatto capire che deve partecipare di più alla manovra. Il bosniaco ha capito e, magari momentaneamente, ha sottratto lo scettro di capocannoniere a Higuain che sabato sera si ritroverà davanti.
(gasport)